“I toni apocalittici usati oggi a Ravenna da Bonaccini per difendere le trivellazioni sono completamente fuori luogo. Quello che evidentemente il presidente della Regione non ha capito è che il DL Semplificazioni ha bloccato solo i nuovi permessi di ricerca perché l’obiettivo finale è la tutela del nostro territorio. Salvaguardia che le trivelle potrebbero proprio mettere a repentaglio”.
È questo il commento di Andrea Bertani, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo all’incontro che si è svolto oggi a Ravenna. “Quello che fa il documento semplificazioni è bloccare solo alcuni dei nuovi permessi di ricerca fino al piano di definizione delle aree, che è importante proprio perché ci sono zone particolarmente fragili o vocate ad altro, incompatibili con le attività di ricerca prima e di eventuale estrazione poi – spiega Andrea Bertani – Un piano che serve finalmente a dare voce ai territori, che erano stati espropriati del diritto di decidere cosa fosse compatibile e cosa no. Lo stop serve anche a spingere la riconversione del settore garantendo comunque i posti di lavoro. Continuare a cercare nuovi idrocarburi fa da freno allo sviluppo della riconversione e delle nuove politiche energetiche basate sulle rinnovabili. Continuare a posticipare questo cambiamento, continuando a prendere tempo estraendo fino all’ultimo metro cubo, non fa altro che assuefare le stesse aziende che dovrebbero essere invece protagoniste del cambiamento. Bonaccini poi dovrebbe smetterla di personalizzare ogni iniziativa del Governo come se fosse contro di lui. Si crede il re del mondo quando a malapena anche i suoi colleghi di partito sanno chi è, come dimostra la pantomima sulla corsa a segretario nazionale dei dem. I provvedimenti al contrario vengono presi per il bene e il futuro del Paese che per noi non può non passare per una autentica riconversione energetica. Non ha senso continuare a cercare idrocarburi” conclude Andrea Bertani.