
Secondo i dati che sono stati forniti durante i lavori del convegno (e che sono frutto dell’indagine regionale sull’attività dei Centri Antiviolenza nel 2022) l’89% delle donne che si sono rivolte ai centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna ha denunciato di essere vittima di una violenza di tipo piscologico da parte del proprio partner (tra insulti, umiliazioni, scenate di gelosia e intimidazioni). Un dato che si va a sommare anche al fatto che il 40% delle chiamate arrivate al numero antiviolenza 1522 riguarda proprio la segnalazione di questa tipologia di violenza.
“Questi numeri dimostrano che quando parliamo di violenza sulle donne, spesso tendiamo a prendere in considerazione solo le manifestazioni più evidenti che, purtroppo, portano ad esiti tragici come quella fisica o economica – ha spiegato la capogruppo regionale M5S Silvia Piccinini –. C’è un altro tipo di violenza, quella psicologica connessa all’abuso narcisistico, che non conosce genere e che stringe in una morsa la persona che la subisce, isolandola e portandola a dubitare di sé. Serve, quindi, mettere in campo strumenti per poter riconoscerla e combatterla. Innanzitutto, come da tempo chiede il MoVimento 5 Stelle, introducendo nelle scuole quell’educazione sentimentale e affettiva senza la quale è impossibile imparare a distinguere una relazione tossica da una sana. E poi puntando con decisione su una formazione ad hoc che riguardi i professionisti del settore che ogni giorno si occupano direttamente o indirettamente di violenza contro le donne: forze dell’ordine, psicologi, operatori della giustizia, giudici e avvocati che devono essere preparati per trattare correttamente casi di abuso narcisistico. Solo così – ha concluso Silvia Piccinini – si potrà cercare di limitare la crescita di una violenza che, come i dati dimostrano, oggi purtroppo rappresenta una costante nella vita di moltissime donne”.