Per abbassare l’ISEE e permettere alle famiglie di ottenere più Bonus e agevolazioni la prima casa potrebbe sparire dal calcolo.
Prima i Buoni Postali e i Titoli di Stato, ora si pensa all’uscita dal calcolo dell’ISEE della prima casa. Non per tutti, però, solo per le famiglie che soddisferanno specifici requisiti che non rispecchiano in modo completo le necessità dei cittadini. Per capire il problema bisogna approfondire le intenzioni del Governo.

Il calcolo dell’ISEE è fondamentale per gli italiani perché dal valore dell’Indicatore si capirà quali misure richiedere. La maggior parte dei Bonus e delle agevolazioni, infatti, sono legate a limiti ISEE da non superare oppure a fasce ISEE che determinano l’erogazione di importi diversi (come accade per l’Assegno Unico Universale).
Più il valore sarà basso più aiuti si potranno ottenere. L’uscita dei Titoli di Stato e dei Buoni Fruttiferi arrivata a maggio 2025 sebbene decisa dalla Manovra 2024 è stato un grosso aiuto per tante famiglie. Ha permesso di ottenere un ISEE più basso e, dunque, l’accesso a più Bonus. Come ulteriore aiuto il Governo sta ipotizzando di togliere anche la prima casa dal 2026.
Chi potrà avere un ISEE più basso nel 2026
L’idea del Governo è togliere la prima casa dal calcolo dell’ISEE per le famiglie con due o più figli e un immobile dal valore catastale sotto i 75 mila euro. Questo non è il valore reale dell’abitazione, si calcola moltiplicando la rendita catastale rivalutata del 5% per un coefficiente catastale fisso che dipende dalla categoria catastate dell’immobile. Due condizioni, dunque, per poter avere un valore ISEE più basso.

Tutti gli altri che non rispettano questi requisiti continueranno ad avere un Indicatore della Situazione Economica Equivalente più alto perché sarà conteggiata anche la casa. Una pensionata che vive di pensione minima, dunque, non sarà aiutata così come le famiglie monogenitoriali con un figlio solo o le coppie senza figli.
Chi vive con poco ma non ha due figli o ha una casa dal valore catastale sopra i 75 mila euro dovrà continuare a cavarsela come ha sempre fatto rimanendo escluso da Bonus e agevolazioni per un ISEE troppo alto per colpa di una casa che dovrebbe essere un vantaggio e invece diventa uno svantaggio.
Se l’obiettivo dell’ISEE è misurare la ricchezza reale delle famiglie con questa modifica ci si allontana un po’ dall’intento perché si valuta solo la ricchezza di chi ha due o più figli. Il cambiamento esclude tante persone che avrebbero realmente bisogno di un aiuto ma c’è ancora tempo affinché il Governo sistemi le cose.





