Eredità e successione: il trucco fiscale che evita il 4% di tassa sul valore immobile

Quando si avvia il processo di successione sappiamo che bisogna anche versarne le relative tasse. C’è però un trucco che permette di evitare la tassazione del 4% sul valore dell’immobile.

Come sappiamo, in Italia quando si riceve un’eredità e si avvia il processo di successione è necessario versare una tassa indiretta all’Agenzia delle Entrate. Le aliquote dipendono dal grado di parentela con il defunto, la più comune è quella che si applica ai parenti diretti, esempio padre e figlio, che ammonta al 4% sul valore dell’eredità ricevuta. Questo significa che, in caso di immobile ereditato, l’erede deve versare il 4% del valore dell’immobile stesso. Esiste però un modo per evitare di pagare questa aliquota ed, ovviamente, del tutto legale.

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Eredità e successione: il trucco fiscale che evita il 4% di tassa sul valore immobile -emiliaromagna5stelle.it

Nel nostro Paese esiste la donazione, questa si esplicita quando l’immobile viene donato appunto agli eredi quando la persona che lascia l’eredità è ancora in vita. Tuttavia, la normativa prevede una tassazione anche nel caso della donazione, che si applica nel momento in cui si avvia la successione.

Esiste comunque uno stratagemma che permette di ridurre l’aliquota di imposta da versare: si tratta della donazione con riserva di usufrutto.

Tasse sull’eredità, come funzione la donazione con diritto di usufrutto

La donazione, abbiamo detto, avviene quando il soggetto che lascia l’eredità è ancora in vita proprio per questo motivo può applicare la riserva di usufrutto sull’immobile donato. Il donatore, in altre, parole continua ad utilizzare cioè a vivere nell’immobile pur non essendo più di sua proprietà ma del figlio, ad esempio, a cui ha donato.

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Tasse sull’eredità, come funzione la donazione con diritto di usufrutto -emiliaromagna5stelle.it

Dal punto di vista di chi riceve l’immobile significa che ne diventa proprietario ma non può disporne a proprio piacere. Questo elemento permette di ridurre l’aliquota di tasse da versare passando dal 4 al 2%.

Di fatto, donando l’immobile con riserva di usufrutto, la base tassabile per la donazione viene calcolata sul valore della nuda proprietà e cioè sulla differenza tra il valore della proprietà e quello dell’usufrutto, tenendo conto di specifici criteri applicati dall’art. 17 del Dlgs 346/1990.

Si tratta di uno stratagemma che permette appunto di ridurre la percentuale imponibile permettendo di risparmiare parecchio denaro, anche perché alla morte del donatore non scatta alcuna imposta ulteriore sulla nuda proprietà visto che è stata già versata.

Se lo stratagemma permette di risparmiare anche decine di migliaia di euro, prima di applicarlo è sempre bene consultare un esperto e considerare tutti i pro e i contro, come contestazioni da parte di altri possibili eredi.

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