Messaggio INPS, come procedere con il rinnovo dell’Assegno di Inclusione? Tutto quello che c’è da sapere e a cosa prestare attenzione.
Molti avranno ricevuto il messaggio da parte dell’INPS. L’istituto ha precisato quali sono i passaggi da seguire per il rinnovo dell’Assegno di Inclusione (ADI), la domanda che molti si pongono è la seguente: cosa occorre fare per poter continuare a percepire il beneficio dopo la prima fase dei 18 mesi?

L’obiettivo di oggi è quello di fornirvi tutti i dettagli che riguardano questi aspetti e soprattutto capire quali sono le scadenze da rispettare. L’assegno di Inclusione è per molti un modo per potersi sostenere, dunque diventa importante intervenire tempestivamente e capire come rinnovarlo.
Messaggio INPS: ADI, come procedere per il rinnovo?
L’Assegno di Inclusione è stato pensato per i nuclei familiari che non versano in una buona condizione economica. L’arrivo del sussidio rappresenta per molti una vera boccata d’aria, ma è opportuno capire un po’ di più sui rinnovi e sulle scadenze. Attenzione chi ha percepito l’ADI per i 18 mesi dovrà nuovamente seguire la procedura.

Nello specifico i nuclei familiari dovranno presentarsi nuovamente ai Servizi Sociali e ai Centri per l’impiego, questo consentirà di poter aggiornare e dunque confermare o meno il percorso di Inclusione. La procedura da seguire è tracciata sulla piattaforma SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa), nello specifico i nuclei familiari devono presentarsi ai Servizi Sociali entro 120 giorni dalla sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale (PAD).
Dopo la presentazione della domanda seguirà una seconda fase, nel dettaglio è previsto un incontro entro 90 giorni. Per i componenti che vengono inseriti in un percorso di attivazione lavorativa è previsto un’altra scadenza: entro 60 giorni devono sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale Individuale (PADI) e dopo questa fase si procederà con il Patto di Servizio Personalizzato (PSP) presso il Centro per l’impiego. C’è un aspetto che andrebbe sottolineato: non tutti lo sanno ma i percorsi di Inclusione Sociale e Lavorativa posso anche proseguire indipendentemente dall’erogazione del beneficio economico.
Al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata dell’erogazione del beneficio, il richiedente deve essere cittadino europeo o cittadino di Paesi terzi, ma in possesso del permesso di soggiorno Ue. Non deve assolutamente essere sottoposto a misura cautelare personale e avere sentenze definitive di condanna nei dieci anni precedenti la richiesta. Restano invariati anche gli altri requisiti economici ovvero isee inferiori a 10.140 euro annui.