Fiat è pronta a irrompere ancora sul mercato puntando su un marchio che risale agli anni ’80. Parliamo della Panda, icona italiana da oltre quarant’anni.
Ne è passato di tempo da quando la prima Fiat Panda fu presentata ufficialmente al Salone di Ginevra, in Svizzera, nel 1980. Il design semplice e robusto, frutto della mente di Giorgetto Giugiaro, spopolò sul mercato.

A quei tempi Fiat produceva la Panda presso lo stabilimento di Pomigliano d’Arco e in alcuni siti spagnoli. Tutte le sue versioni furono un enorme successo, compresa la 4×4 ideale per le zone montane. È stata prodotta per molti anni poi, nel 2003, è arrivata la nuova generazione dal design moderno. Auto dell’anno 2004, anche in questo caso c’è stata la versione 4×4.
Col ritorno della produzione a Pomigliano dopo una parentesi in Polonia, è nata la terza serie della Panda, che vanta un’ampia gamma di versioni, dalla Cross alla Hybrid, dalla Lounge alla Easy. Gli interni sono stati oggetto di restyling, ed anche la terza serie è risultata una delle più vendute nel nostro Paese negli ultimi quindici anni. Un’auto simbolo e icona di Fiat, oggi parte del gruppo Stellantis, che nel febbraio 2024 l’ha omaggiata con la versione speciale denominata Pandina.
Fiat Pandina: dettagli dedicati, nuovi colori, nuovo volante
La serie particolare è nata in seno alla Panda Cross, con esterni simili ma con la scritta Pandina. Sono stati quindi introdotti dettagli dedicati, nuovi colori, nuovo volante e l’ormai immancabile infotainment in collaborazione con Android Auto e CarPlay. Sia le Panda sia le Pandina sono state anche aggiornate con l’Adas, l’Advanced driver assistance systems. Si tratta di tecnologie, tra cui il rilevamento della stanchezza e il cruise control, che rientrano tra le misure di sicurezza alla guida.
Arriviamo ad oggi, quando Fiat ha ufficialmente annunciato il cambio nome dell’auto che si chiamerà Fiat Pandina. Parallelamente, i nuovi modelli più grandi potrebbero prendere il nome di Panda dopo essere stati chiamati Grande Panda. La nuova Fiat Pandina continuerà ad essere costruita a Pomigliano d’Arco, la cui produzione dovrebbe continuare almeno fino al 2027 visto il successo nelle vendite del veicolo.

A livello di marketing, l’obiettivo sembrerebbe quello di fare della Pandina un’icona low cost, accessibile e italiana. A livello tecnico avrà un motore 1.0 mild hybrid da 65 cv, adeguato quindi alle norme anti-inquinamento sull’euro 7 in vigore nell’Unione. Resterà invariato il cambio a 6 marce nonostante la lieve perdita di potenza.
La mossa di Fiat sull’icona popolare vuole spingere l’acceleratore per distaccare i competitor sul mercato come Renault, Dacia e Citroën. Il tempo dirà se Fiat avrà avuto ragione a scommettere sulla Panda, contando il fatto che a questo punto dal 2026 sulle strade italiane ci saranno due Panda, una citycar low-cost, la Pandina appunto, e quella più tecnologica e grande, ovvero la Grande Panda.