Bruttissime notizie per milioni di lavoratori: età pensionabile più alta dal 2027. Si salva solo chi fa parte di una certa categoria.
Le possibilità di accedere alla pensione in anticipo sembrano sfumare: le casse dell’Inps parlano chiarissimo e agevolare troppe uscite anticipate tutte assieme potrebbe rappresentare la fine, il crollo di tutto il sistema. Dunque è probabile che dal 2027 l’età per accedere alla pensione di vecchiaia aumenterà.

L’aumento dovrebbe essere irrisorio, tuttavia: non più di tre mesi. In pratica se oggi si va in pensione a 67 anni, dal 2027 l’età potrebbe salire a 67 anni e 3 mesi. La Legge Fornero del resto prevede che ogni due anni ci sia lo scatto in avanti se, nel frattempo, la durata media della vita è salita. E in Italia continua a salire mentre le nascite continuano a scendere.
Insomma la situazione è tale per cui bloccare l’età pensionabile rappresenterebbe un rischio troppo grosso per tutti. Senza contare che milioni di posti di lavoro resterebbero vuoti visto che sempre più giovani si trasferiscono all’estero. Però, in ogni caso, una categoria si salverà: c’è una categoria per la quale l’aumento dell’età per la pensione non avrà valore. Chi saranno i fortunati?
Pensioni: niente aumento dell’età per questa categoria
Il Governo di Giorgia Meloni sta lavorando ad una riforma delle pensioni strutturale e molto ambiziosa ma, nonostante tutto, bloccare l’aumento dell’età pensionabile potrebbe essere un passo troppo rischioso. Dal 2027, con ogni probabilità, l’età per la pensione di vecchiaia aumenterà ma non per tutti.

Ad oggi per accedere alla pensione di vecchiaia occorre avere almeno 67 anni e 20 anni di contributi. Con lo scatto in avanti del 2027, il requisito anagrafico dovrebbe salire a 67 anni e 3 mesi. Non solo: l’aumento riguarderà anche la pensione anticipata ordinaria. In questo caso non aumenterà l’età ma il requisito contributivo che passerà da 42 anni e 10 mesi a 43 anni e 1 mese per gli uomini e da 41 anni e 10 mesi a 42 anni e 1 mese per le donne. Aumento che, però, non toccherà coloro che nel 2027 avranno già compiuto 64 anni.
Di conseguenza si salveranno da questo aumento i lavoratori precoci, cioè coloro che hanno iniziato a lavorare prima di aver compiuto 18 anni. Anche se nel 2027 l’età pensionabile dovesse aumentare di 3 mesi, per loro resterà ferma a 67 anni o, nel caso dei contributi, resterà ferma a 42 anni e 10 mesi per la pensione anticipata ordinaria. Infatti, avendo iniziato a lavorare prima dei 18 anni, va da sé che questi lavoratori avranno raggiunto i 42 anni e 10 mesi (o i 41 anni e 10 mesi) a 64 anni.
Ma questo non è l’unico vantaggio di cui i precoci possono fruire. Non tutti lo sanno ma, a livello di contributi, ogni anno lavorato prima dei 18 anni non vale 1 ma vale 1,5 anni. Di conseguenza chi ha iniziato a lavorare prima dei 18 anni avrà un vantaggio contributivo che potrà servirgli per anticipare ulteriormente la pensione.