I 3 tagli Irpef che ti convengono: ecco quanto risparmierai complessivamente

Il Governo Meloni sta mettendo a punto una significativa riforma dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF).

I cambiamenti saranno inseriti nella ormai prossima Legge di Bilancio, con una mission dichiarata sul rilancio del ceto medio. L’intervento, annunciato dal viceministro dell’Economia Maurizio Leo, si concentra sulla riduzione dell’aliquota del secondo scaglione e sull’ampliamento della platea di contribuenti.

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I 3 tagli Irpef che ti convengono: ecco quanto risparmierai complessivamente – emiliaromagna5stelle.it

L’operazione, che richiederà una copertura finanziaria di circa 5 miliardi di euro, mira a semplificare l’imposta confermando una struttura a tre scaglioni ma modificandone i parametri: Fino a 28.000 euro aliquota mantenuta al 23%, fino a 60.000 euro: aliquota ridotta al 33% (dall’attuale 35%), oltre 60.000 euro aliquota mantenuta al 43%.

Un’analisi pubblicata dal Sole 24 Ore ha fornito una stima degli effetti attesi per dipendenti, pensionati e autonomi. I benefici del taglio IRPEF scatteranno a partire dai 30.000 euro di reddito annuo, lasciando esclusi dai risparmi i contribuenti con redditi compresi tra 20.000 e 28.000 euro, sebbene questi ultimi abbiano già beneficiato di precedenti revisioni del modello Irpef a partire dal 2015.

Taglio Irpef nella nuova Legge di bilancio: quanto si guadagnerà

La distribuzione dei risparmi, che saranno identici per tutte le categorie, mostra una netta progressività in favore delle fasce di reddito più elevate.

documenti scritta irpef e calcolatrice
Taglio Irpef nella nuova Legge di bilancio: quanto si guadagnerà – emiliaromagna5stelle.it

Chi guadagna 30.000 euro avrà una riduzione annua di appena 40 euro, chi guadagna 40.000 euro avrà un risparmio annuo di 240 euro, chi guadagna 50.000 euro avrà un risparmio annuo di 440 euro, chi guadagna 60.000 euro (e oltre) otterrà la riduzione massima di 1.440 euro annui.

La differenza è notevole: la riduzione per chi supera i 60.000 euro è trentasei volte superiore rispetto al risparmio per chi dichiara 30.000 euro. Parallelamente al taglio delle aliquote, la riforma prevede un intervento sulle detrazioni per riequilibrare i conti e, soprattutto, per sostenere la natalità. L’intenzione è di mantenere le detrazioni per i redditi più in difficoltà, ma di introdurre un massimale di oneri e spese detraibili variabile a seconda del numero dei figli a carico.

Il viceministro Maurizio Leo ha spiegato che la revisione delle detrazioni sarà fatta in relazione alla composizione del nucleo familiare, puntando a favorire le politiche per la natalità. Si prevede il potenziamento di misure esistenti come l’Assegno Unico e il bonus nuovi nati. Inoltre, si studia il mantenimento dei bonus edilizi al 50% per le prime case, scongiurando il calo automatico al 36% previsto a partire dal 2026.

La riforma Irpef garantisce un sollievo fiscale significativo al ceto medio-alto, ma per chi guadagna di meno sono previsti bonus importanti come sostegno all’economia domestica.

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