Nel corso di quest’anno lo smart working è stato regolato da nuove disposizioni di legge che provano a rafforzarne la struttura e la trasparenza. Una delle novità più importanti ha a che fare con le detrazioni fiscali che lo riguardano.
La legge introdotta nel luglio scorso stabilisce che i lavori dipendenti che svolgono lavoro da remoto possono dedurre le spese per l’attrezzatura da home office. Cerchiamo di capire però quali sono i limiti di spesa, su quali attrezzature si può applicare la detrazione e come fare ad ottenerla.

Con la legge 203/2024 si stabilisce che lo smart working debba essere regolato con obblighi specifici che ne riguardano la comunicazione, la stipula di un accordo individuale e l’adozione di tutele per la salute e la sicurezza dei lavoratori.
A fronte di queste premesse, tuttavia nel luglio scorso è stata approvata una nuova disposizione per cui i lavoratori da remoto possono detrarre le spese di home office anche in mancanza di un accordo formale di smart working. La detrazione riguarda l’acquisto di tutta l’attrezzatura necessaria per svolgere il lavoro da casa, ma non mancano limiti di spesa e altre specifiche.
Smart working: fino a 500 euro per le detrazioni sull’attrezzatura acquistata
L’attrezzatura, come anticipato, deve riguardare esclusivamente tutto quello che riguarda il lavoro da remoto e quindi spese effettuate per l’acquisto di scrivanie, sedie ergonomiche ma anche eventuali dispositivi elettronici aggiuntivi e lampade.

La detrazione applicata varia dal 23 al 43% dell’importo speso, tenendo conto dell’aliquota IPERF applicata al lavoratore. Il risparmio fiscale può però arrivare fino ad un massimo di 500 euro in un anno.
Come si fa ad ottenere questa detrazione fiscale? Va ovviamente inserita all’interno delle spese denunciate durante la dichiarazione dei redditi ma affinché sia riconosciuta come spesa da detrarre è necessario presentare un’autocertificazione di lavoro da remoto. Non è necessario quindi avere un accordo formale con l’azienda per poter accedere a questa detrazione, ma è comunque importante presentare un documento che attesti l’effettivo svolgimento del lavoro da remoto.
Come ogni detrazione fiscale ottenibile dalla dichiarazione dei redditi è fondamentale presentare documentazione delle spese effettuate, quindi è importante conservare le fatture -con causale specifica- per gli acquisti relativi all’home office effettuati quest’anno e che andranno presentati nella documentazione della dichiarazione fiscale 2026. Si tratta indubbiamente di una possibilità che aiuta i lavoratori ma anche le imprese.