Controlli Agenzia Entrate con AI: i 4 movimenti bancari che fanno scattare l’allerta

L’Intelligenza artificiale in aiuto all’Agenzia delle entrate, come ad ammettere che gli strumenti anti evasione sono da affinare.

L’anno 2025 rappresenta un punto di svolta nelle strategie di controllo fiscale in Italia. L’Agenzia delle Entrate ha significativamente potenziato i propri strumenti di monitoraggio, facendo ampio ricorso a sistemi automatizzati e all’intelligenza artificiale.

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Controlli Agenzia Entrate con AI: i 4 movimenti bancari che fanno scattare l’allerta – emiliaromagna5stelle.it

Tutto questo per riuscire ad analizzare i movimenti bancari e identificare anomalie o transazioni sospette. I controlli incrociati mirano a contrastare l’evasione e il riciclaggio, ma richiedono maggiore trasparenza e attenzione da parte di tutti i contribuenti. Una vecchia storia, rimasta per troppo a lungo irrisolta anche se con il tempo si sono fatti passi da gigante. Il problema, dati alla mano, è che privati e imprese più ricche pagano le tasse in paesi stranieri, ma questa è un’altra storia.

Il sistema di sorveglianza fiscale, più tecnologico e integrato che mai, si concentra in particolare su quattro tipologie di transazioni che hanno maggiori probabilità di generare segnalazioni e far scattare un accertamento.

I movimenti di denaro che fanno insospettire il Fisco

Ci sono quattro transazioni che più di altre fanno scattare l’allerta. L’Agenzia delle Entrate utilizza l’incrocio automatico dei dati per individuare i seguenti comportamenti a rischio.

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I movimenti di denaro che fanno insospettire il Fisco – emiliaromagna5stelle.it

Versamenti in contanti elevati o ripetuti: L’introduzione di somme significative di denaro contante nel conto, se effettuata con elevata frequenza o per importi che superano le soglie di ragionevolezza rispetto al profilo del contribuente, desta immediato sospetto. Questi movimenti possono suggerire l’utilizzo di proventi non dichiarati o attività di riciclaggio.

Bonifici estero (In entrata e in uscita): i trasferimenti di denaro da o verso conti esteri sono soggetti a un monitoraggio più stringente. Queste transazioni sono spesso utilizzate per nascondere capitali all’estero (scudo fiscale) o per operazioni complesse, e l’Agenzia incrocia questi dati con l’Anagrafe Tributaria per verificare la regolarità. Pagamenti frazionati di importi rilevanti: i pagamenti sostanziosi suddivisi in più tranche temporali ravvicinate vengono interpretati dai sistemi di alert come un tentativo potenziale di eludere le soglie di segnalazione previste dalla normativa antiriciclaggio.

Movimenti bancari incongruenti con il reddito dichiarato: qualsiasi accredito o movimento in uscita che risulti sproporzionato o non giustificato rispetto ai redditi regolarmente dichiarati dal contribuente (come stipendi, pensioni o redditi da attività) genera un’anomalia. L’efficacia del nuovo sistema risiede nella sua capacità di incrociare in tempo reale i dati bancari con le dichiarazioni fiscali e un vasto database di informazioni provenienti da fonti eterogenee, tra cui banche, INPS e persino piattaforme di pagamento digitale come PayPal e Satispay.

In presenza di anomalie, l’Agenzia delle Entrate può avviare controlli approfonditi, richiedere chiarimenti e, se necessario, estendere l’accertamento anche ai rapporti bancari di familiari o conviventi, potendo accedere a queste informazioni senza la necessità di preventiva autorizzazione giudiziaria.

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