Finalmente la tredicesima non sarà tassata, i calcoli fanno gioire i lavoratori

La detassazione della tredicesima è un obiettivo del governo, nonostante le difficoltà con cui ci si sta approcciando alla Legge di Bilancio. Tutti i dettagli.

Per molti italiani si sta avvicinando il momento della ricezione della tredicesima mensilità, salutata come un momento in cui è possibile fare acquisti in più, risparmiare per progetti importanti o dedicarla a investimenti attesi da tempo.

Tredicesima mensilità 2026, ipotesi molto meno tasse
Finalmente la tredicesima non sarà tassata, i calcoli fanno gioire i lavoratori – EmiliaRomagna5Stelle.it

Di cosa si tratta? La tredicesima, di norma, spetta a tutti: dipendenti pubblici e privati e pensionati. Solitamente è pari a una mensilità normale che si riceve a dicembre in busta paga. Una gratifica, insomma, tassata però come un normale stipendio. Per la tredicesima non si beneficia delle detrazioni che sono invece già previste mese per mese nel corso dell’anno lavorativo.

Dunque sulla somma ricevuta va pagata l’Irpef a scaglioni (dal 23 al 43%), più le addizionali comunali, regionali e i contributi. Il risultato è che la tredicesima a quel punto risulta ancor più tassata rispetto ad un normale stipendio.

Tredicesime 2026, ridurre o azzerare le tasse

È per questo che il governo sta studiando il modo per ridurre se non azzerare completamente le tasse sulla tredicesima. La misura, su cui sta spingendo in particolare modo Forza Italia, potrebbe essere inserita nella Legge di Bilancio 2026.

Lo scopo dell’esecutivo è quello di dare, senza costi in più per le aziende, più potere d’acquisto a lavoratori e famiglie. Due le strade che si stanno percorrendo per raggiungere lo storico risultato. La prima è quella dell’esenzione totale dall’Irpref, la seconda riguarda un’imposta sostitutiva agevolata. In pratica, una flat tax del 5 o 10% simile a quella dei premi di produttività. In ambedue i casi la tredicesima risulterebbe molto più ricca per i lavoratori.

Tredicesima mensilità 2026, ipotesi detassazione
Tredicesime 2026, ridurre o azzerare le tasse – EmiliaRomagna5Stelle.it

C’è però da risolvere il nodo delle coperture. Se non si dovesse raggiungere una salvaguardia totale, è probabile che l’intervento sulle tredicesime riguarderà solo i redditi medio-bassi al di sotto dei 35mila euro annui. Dei 16 miliardi di euro totali di cui è composta la manovra economica, infatti, oltre 9 miliardi sono destinati al taglio del cuneo fiscale, ovvero alla riduzione dei contributi Inps, e una cifra tra i 2 e i 4 miliardi è chiamata a ridurre l’aliquota Irpef del secondo scaglione. Con ciò ce resta vanno finanziati sanità, natalità, bonus edilizi e difesa.

La manovra si prospetta quindi complicata e la detrazione totale difficile da sostenere ma non impossibile da raggiungere. Oltre ai redditi bassi, come criterio potrebbe valere anche il numero dei figli a carico. Non resta che attendere, visto che la Legge di Bilancio 2026 dovrebbe essere presentata dal governo entro il mese di ottobre 2025. Dunque sarebbe in ogni caso alla tredicesima del prossimo anno a godere della misura una volta approvata.

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