Sta per tornare anche quest’anno la possibilità di accedere alla piattaforma del Ministero dell’Istruzione dedicata alla Carta del docente 2026. Tutti gli aggiornamenti.
Torna il “borsellino” elettronico per l’acquisto di beni e servizi. Parliamo della Carta del docente, il bonus che ogni anno viene riconosciuto ai docenti italiani. L’obiettivo del provvedimento, che riguarda un riconoscimento di 500 euro, è finanziare la formazione e l’aggiornamento utile alla professione.

È bene ricordarlo. Non si tratta di soldi in più in busta paga ma, come accennato sopra, di una sorta di salvadanaio a cui si può accedere tramite un’apposita piattaforma online. Dall’indirizzo cartadeldocente.istruzione.it, infatti, si possono generare, tramite Spid o Carta d’identità elettronica, i famosi voucher da presentare per acquistare beni o servizi. Il credito generato a quel punto viene scalato dal voucher dallo stesso esercizio commerciale.
La Carta del docente, almeno fino a quest’anno, è rimasta accessibile a docenti di ruolo, anche part-time o in comando purché a tempo indeterminato, a supplenti a contratto, a chi è in aspettativa. Non hanno avuto accesso al bonus, invece, i supplenti il cui contratto scade il il 30 giugno, il personale Ata e i docenti con contratti brevi. Con la Carta è possibile acquistare libri e riviste, dispositivi elettronici (tranne gli smartphone), corsi di formazione, biglietti per teatro, cinema e mostre.
Carta del docente 2026, a quanto ammontano i fondi
La prima volta della Carta del docente risale al 2015, ai tempi del governo dell’allora premier Matteo Renzi. Fu inserita nella Legge 107 di quell’anno, la cosiddetta Buona Scuola per allineare il mondo della scuola agli standard europei sull’insegnamento. Per farlo, era necessario aggiornare e continuare a formare i docenti italiani. Cosa succederà quindi con la Carta del Docente 2026? Quando sarà aggiornata la piattaforma?
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito (Mim) e la Direzione generale dei Sistemi informativi e di Statistica gestiscono d fatto il portale realizzato da Sogei e PagoPa. I fondi, che anche per il 2026 dovrebbero ammontare a circa 380 milioni di euro, provengono proprio dal bilancio del Mim. Confermarla anche quest’anno rispecchia l’apprezzamento del personale scolastico docente e, soprattutto, una copertura legislativa forte.

A supporto della Carta del docente ci sono infatti non solo una Legge nazionale, ma anche numerose sentenze europee sulla formazione. Per tutti questi motivi il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ne ha annunciato la proroga con il medesimo importo delle edizioni precedenti, ovvero 500 euro. Per accedere alla misura, presumibilmente entro la fine di ottobre 2025, basterà accedere con le proprie credenziali non appena il Ministero diffonderà il definitivo via libera.
Non bisogna fare alcuna domanda, tutti i docenti che ne hanno diritto riceveranno la Carta del docente 2026 sulla piattaforma ad hoc. Il credito scade, però, dopo due anni scolastici. Ma perché la piattaforma chiude e riapre ogni anno? Il motivo che bisogna aggiornare i dati e attendere l’assegnazione dei fondi.