Continuano le riprese de Il Diavolo veste Prada 2: le comparse sono in rivolta, condizioni disagevoli ed eccessiva frenesia sul set.
“Domani alle 11.30, all’angolo Fatebenefratelli. Porta l’auto con il pieno, pulita. Dress code: non appariscente” – il Corriere della Sera pubblica uno dei tanti messaggi inviati alle comparse de Il Diavolo veste Prada. Il secondo capitolo di un film-icona, nel quale si racconta il dietro le quinte dell’irraggiungibile mondo della moda. Anna Hathaway torna nei panni di Andrea Sachs dopo vent’anni. Per il progetto si sono presentate più di 7000 persone ai casting.

Modelle, infermiere, professoresse, dipendenti, disoccupate, donne di tutte le età e con storie completamente diverse le une dalle altre. Il loro obiettivo è riempire i vicoli milanesi, la sede della rivista guidata da Miranda Priestley (Meryl Streep), i posti a sedere della Milano Fashion Week. Un evento al quale hanno partecipato attivamente le due attrici protagoniste e Stanley Tucci, nei panni dei loro personaggi. È un SMS, una mail o una telefonata fugace quella che raggiunge le comparse.
È l’inizio di un sogno per molti. Terminate le riprese in suolo statunitense, le due dive di Hollywood hanno conquistato inesorabilmente l’attenzione dei media nostrani. Il capoluogo lombardo invaso da paparazzi e fan del lungometraggio, nel disperato tentativo di rubare qualche scatto dal set o un selfie con le due premio Oscar. Sì, perché dall’uscita del primo film la loro carriera è decollata. Streep era già reduce dalla vittoria all’Academy nel 1980 e nel 1983, Hathaway ha dovuto invece aspettare il 2013 per ottenere l’agognata statuetta.
Il Diavolo veste Prada 2: vita da comparsa
Un sogno, sì. Ma a un certo punto anche la carrozza di Cenerentola si trasforma nuovamente in zucca. Ritmi frenetici e paga da fame. È questo che viene contestato ai responsabili di produzione. La cifra destinata alle comparse è di 100 euro lordi per l’intera giornata. Raggiunge 150 euro qualora sia necessaria la prova costume e quindi una maggiore disponibilità. La medesima cifra è riservata a coloro che mettono a disposizione la propria macchina.

Nulla di nuovo, in realtà, per chi frequenta gli ambienti del sistema dello show business. Anche le produzioni italiane destinano dagli 80 ai 100 euro alle comparse, un valore che può raggiungere circa 120-150 euro per le figurazioni speciali. L’unica novità è la presenza di una comparsa, per così dire, d’eccezione. Quella ingaggiata per sostituire Meryl Streep durante la prova luci e sonora – così da consentire alla vera star di riposarsi – e per eludere paparazzi e fan troppo invadenti.





