Per quanto riguarda le pensioni, arrivano delle importanti novità non di poco conto. Vengono confermati degli aumenti, ma ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo e da questo punto di vista. Si tratta di notizie non di poco conto.
Come è noto, si tratta di un tema sempre molto caldo da affrontare e da dipanare, dal momento che è un argomento estremamente divisivo ed anche, per certi aspetti, doloroso. Da un lato, infatti, coloro i quali percepiscono questo trattamento lamentano il fatto che gli importi sono deludenti e non più adeguati, per così dire, rispetto a questo aumento incontrollato dei prezzi che sta avendo luogo. In tal senso, dall’altro lato ci sono i giovani che lo vedono come una sorta di traguardo irraggiungibile. Insomma, nessuno è contento da questo punto di vista.

Anche se in molti non lo sanno, infatti, per quanto riguarda le pensioni sono possibili degli aumenti che possono rappresentare una boccata di ossigeno, come si suole dire, per tante famiglie. Sono diverse le misure di cui possiamo beneficiare, alcuni dei quali sono automatici mentre per altri bisogna fare una richiesta. Andiamo a vedere in maniera dettagliata di che cosa si tratta, che cosa bisogna sapere da questo punto di vista e che cosa è necessario fare per poterne beneficiare.
Aumento delle pensioni del 2025: ecco tutti quelli che sono disponibili al momento
Il primo aumento di cui parlare è la classica rivalutazione ed è ovviamente automatica: per capire il suo impatto, basti pensare che fino a 4 volte il minimo INPS (pensione minima) c’è una rivalutazione del 100% dell’inflazione, e cala ovviamente con l’aumentare dell’importo. Si può richiedere una integrazione del trattamento minimo: si può ottenere fino ad arrivare alla soglia del trattamento minimo rivalutato, se il reddito complessivo personale è inferiore ai limiti previsti. L’importo dell’integrazione dipende dal reddito reale.

Una soluzione è il pensionamento anticipato con cumulo contributivo. In questo caso si possono sommare i contributi versati a più gestioni previdenziali al fine o di anticipare la pensione o di aumentare l’importo cumulando i periodi lavorativi. Dal 2025 i lavoratori assunti possono anche scegliere di incrementare in maniera volontaria la contribuzione previdenziale fino al 2% in più, ottenendo una deduzione fiscale del 50% sull’aumento. In questo modo, si può aumentare la pensione futura.
In conclusione c’è la pensione anticipata e quota 103. Esistono varie opzioni di pensionamento anticipato come la cosiddetta “Quota 103” (strutturati in 62 anni di età e 41 anni di contributi) e la possibilità di includere la rendita del fondo pensione nel calcolo della soglia minima di importo per la pensione anticipata contributiva.