Vantaggi per famiglie e imprese: risparmio in bolletta e condivisione dell’energia

In Emilia-Romagna cresce una rete che taglia i costi e rafforza l’autonomia energetica. Ecco come funziona, quali incentivi esistono e come partecipare

Una mano che passa a un'altra mano una piantina nel segno della Condivisione energetica
Vantaggi per famiglie e imprese: risparmio in bolletta e condivisione dell’energia – emiliaromagna5stelle.it

Esiste un metodo efficace per ridurre i costi dell’energia elettrica senza dover modificare le proprie abitudini o cercare offerte complesse.

Questo approccio si manifesta chiaramente quando si entra in un capannone industriale con il tetto ricoperto di pannelli solari o in un condominio dove, durante le ore di sole, i contatori segnalano consumi ridotti.

Le persone, attraverso un accordo basato su regole semplici, iniziano a scambiarsi energia elettrica prodotta localmente, portando a una diminuzione significativa dei costi in bolletta e a un beneficio tangibile per l’ambiente.

Il funzionamento di questo sistema è intuitivo: chi produce energia pulita la rende disponibile agli altri membri del gruppo, che a loro volta la utilizzano secondo necessità. L’eventuale surplus viene immesso nella rete elettrica generale. Questo meccanismo consente non solo di abbattere i costi ma anche di ridurre le emissioni di anidride carbonica.

Ottimizzando l’uso degli elettrodomestici e dei sistemi di riscaldamento o raffreddamento in base alle fasce orarie più soleggiate, si incrementa ulteriormente la quota di energia condivisa e, di conseguenza, i benefici economici e ambientali.

Le comunità energetiche rinnovabili (CER) rappresentano una realtà in crescita in diverse aree urbane e produttive italiane, dimostrando la fattibilità e l’efficacia di questo modello. Questi gruppi, composti da cittadini, imprese e enti locali, producono energia da fonti rinnovabili, come gli impianti solari, e ne gestiscono la condivisione.

Come funziona l’energia condivisa e i vantaggi nell’adottare questa pratica

Il sistema prevede che il gestore della rete misuri l’energia condivisa, su cui poi vengono calcolati degli incentivi statali erogati dal GSE per un periodo pluriennale. La partecipazione è aperta a tutti, sia come produttori sia come consumatori, o entrambi.

Pannelli solari e condivisione energetica
Come funziona l’energia condivisa e i vantaggi nell’adottare questa pratica – emiliaromagna5stelle.it

I vantaggi di aderire a una CER sono molteplici e includono un risparmio significativo in bolletta per famiglie e aziende, una riduzione delle emissioni di CO2, e una maggiore autonomia energetica del territorio. Questi benefici sono resi possibili grazie all’utilizzo di energia locale e ai premi erogati dal GSE.

Per quanto riguarda gli incentivi, il Ministero dell’Ambiente ha definito un quadro nazionale che prevede una tariffa premio sull’energia condivisa e contributi in conto capitale PNRR fino al 40% per gli impianti situati nei Comuni con meno di 5.000 abitanti. Questi incentivi sono cumulabili con altre misure di sostegno locale, nei limiti previsti dalla legge.

In Emilia-Romagna, sono già attive diverse CER. Ad esempio, a Bologna, l’area Pilastro–Roveri ha lanciato una CER urbana con impianti fotovoltaici installati su capannoni e spazi pubblici.

Anche in provincia di Modena e nel Reggiano, gruppi misti di imprese e famiglie stanno condividendo l’energia prodotta in scuole, palestre e magazzini. La Regione supporta queste iniziative con bandi dedicati agli studi di fattibilità e alla realizzazione degli impianti.

Per partecipare attivamente a una CER, è necessario verificare la presenza di una comunità energetica nella propria zona, controllare la compatibilità della propria abitazione o azienda e decidere il ruolo che si intende assumere all’interno della comunità. In assenza di una CER, è possibile avviare un nuovo gruppo, mappando i tetti adatti e scegliendo un partner tecnico qualificato.

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