Facciamo Ecoscuola: grazie a restituzioni M5S 207mila euro per progetti di sostenibilità ambientale nelle scuole dell’Emilia-Romagna

Sono 42 i progetti di sostenibilità ambientale presentati dagli istituti scolastici dell’Emilia-Romagna e che parteciperanno alla fase finale dell’iniziativa “Facciamo Ecoscuola” promossa dal MoVimento 5 Stelle grazie al taglio degli stipendi e delle indennità dei suoi portavoce. In tutto per la nostra regione sono disponibili più di 207mila euro che finanzieranno interventi che hanno come comune denominatore la sostenibilità ambientale, il miglioramento della qualità degli spazi delle scuole e dell’offerta didattica.

A livello nazionale sono stati oltre 1000 i progetti presentati con un fondo complessivo di oltre 3 milioni di euro.

“Facciamo Ecoscuola” entra nel vivo, nella giornata di giovedì 14 maggio verranno messi a votazione i progetti presentati. La votazione si svolgerà all’interno della piattaforma “Rousseau”quelli più votati dagli iscritti riceveranno un contributo fino a 20.000 euro, nei limiti delle risorse messe a disposizione. La ripartizione delle risorse complessive è stata effettuata assegnando una base di 30.000 euro per tutte le regioni, per favorire il riequilibrio territoriale. Le restanti risorse sono state, poi, distribuite proporzionalmente tenendo conto del numero di abitanti per regione e della nostra rappresentanza politica di quella regione in parlamento.

In Emilia-Romagna le donazioni sono di 207.809,64 euro derivanti da taglio degli stipendi e delle indennità sia dei parlamentari che dei consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle. Questo si tradurrà in una maggiore sicurezza dei locali scolastici, nella realizzazione di nuovi percorsi formativi, di rigenerazione di spazi e sostenibilità ambientale. “In un momento molto difficile per le nostre scuole siamo particolarmente orgogliosi di poter contribuire attraverso il taglio dei nostri stipendi a realizzare dei progetti concreti per migliorare la vita degli studenti – commenta la capogruppo regionale Silvia Piccinini – Come ci ha insegnato l’emergenza Coronavirus, ripartire deve soprattutto provare ad immaginare una nuova idea di società, a cominciare per esempio dalla scuola. Ecco perché crediamo che questi progetti contribuiscano in modo importante a ripensare questo mondo e a renderlo più sostenibile e attento al futuro dei nostri ragazzi”.