Ravenna, lavoratori in sciopero per bloccare imbarco di armi destinato ad Israele. Maiolini-Piccinini (M5S): “Gesto di grande coraggio. Richiesta di pace non è solo uno slogan”

“Lo sciopero dei lavoratori del porto di Ravenna messo in atto per impedire l’imbarco di materiale bellico destinato ad Israele è un gesto di grande coraggio. In questo modo i lavoratori stanno dimostrando che essere contro ogni tipo di guerra non è soltanto uno slogan ma una volontà concreta che può essere messa in pratica ogni giorno.  A loro va tutto il nostro supporto”. È quanto dichiarano Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle e Marco Maiolini, consigliere comunale di Ravenna, riguardo alla proclamazione di una giornata di sciopero dei lavoratori del porto, prevista per il prossimo 3 giugno, per impedire l’imbarco di alcuni container che contengono materiale ad uso bellico destinato al porto israeliano di Ashdod.

La guerra tra Gaza e Israele, che nelle scorse settimane è ripresa con una violenza inaudita, deve fermarsi una volta per tutte. Ecco perché crediamo che dai lavoratori del porto di Ravenna oggi arrivi un messaggio chiaro e netto sulla necessità di assicurare pace per quei territori. Noi siamo con loro” concludono Silvia Piccinini e Marco Maiolini.