Ambiente, Bertani (M5S): “Regione si impegni per dotare i nostri boschi della certificazione FSC”

Dotare i boschi dell’Emilia-Romagna della certificazione internazionale per i servizi naturali del Forest Stewardship Council (Fsc): è la richiesta di Andrea Bertani, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, contenuta in una risoluzione che verrà discussa nelle prossime sedute dell’Assemblea Legislativa e che chiede alla Giunta di avviare il percorso per arrivare al riconoscimento sulla scia di quanto fatto da Veneto, Lombardia e Trentino-Alto Adige per oltre 1000 ettari di bosco ubicati all’interno del territorio delle regioni.

“Per la prima volta si provveduto a valutare scientificamente un bosco quantificando gli effetti positivi della gestione responsabile delle foreste su tutti e cinque i servizi ecosistemici presenti nella nuova certificazione FSC, ovvero tutela della biodiversità, miglioramento della qualità e quantità dell’acqua, aumento della stabilità e dei nutrienti contenuti nel suolo, aumento dello stoccaggio e sequestro della CO2 e miglioramento dei servizi turistico-ricreativi – spiega Andrea Bertani – L’obiettivo della certificazione internazionale è quello di aumentare la consapevolezza sugli impatti positivi dei boschi nella nostra vita, a partire dalla capacità di combattere inquinamento ed effetti dei cambiamenti climatici, nonché di attrarre risorse e investitori attraverso la valorizzazione del ruolo dei proprietari dei boschi, promuovendo una cultura della gestione attiva delle foreste”. Secondo quanto riportato nel Piano Forestale Regionale 2014-2020 in Emilia-Romagna i boschi hanno raggiunto una superficie di circa 543.000, in pratica circa il 25% del territorio regionale è coperto da boschi che per la grandissima maggioranza sono presenti in alta collina e montagna.

“Parte del patrimonio boschivo regionale però è in mano a piccoli proprietari privati che spesso non sanno nemmeno di possederli o li trascurano. Ecco perché – conclude Andrea Bertani – la certificazione internazionale Fsc porterebbe sicuramente molti  vantaggi, quello di stimolare i proprietari (pubblici e privati) a riprendere la gestione e la valorizzazione del bosco, contrastare il pericolo dell’attenuazione della capacità di assorbimento della CO2, aumentare e tutelare la biodiversità, dare più consapevolezza sugli impatti positivi dei boschi nella nostra vita e attrarre risorse e investitori” conclude il capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle.