Animali Bologna, Piccinini (M5S): “A rischio progetto pronto soccorso per quelli vittime di incidenti stradali”

No alla soppressione dei Comitati provinciali per il benessere di cani e gatti che rischia di cancellare anche progetti importanti come il Pronto soccorso per gli animali vittime di incidenti stradali a Bologna. È questa la richiesta di Silvia Piccinini, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, contenuta all’interno di una interrogazione indirizzata alla Giunta riguardo al processo di revisione della legge 27 del 2000 sulle norme per la tutela e il controllo della popolazione canina e felina.

“Come molte associazioni hanno sottolineato la scelta della Regione di sopprimere i Comitati provinciali senza nemmeno aver attivato un confronto con chi da anni è impegnato in queste attività è totalmente sbagliato – spiega Silvia Piccinini – Anche l’idea di creare un unico Organismo regionale a nostro avviso nasconde più di un’insidia visto che fino a questo momento la tutela e il benessere animale si è basata fino ad oggi su un forte radicamento sul territorio. E certamente un accentramento delle funzioni in un unico organismo regionale corre il rischio di non poter garantire il raggiungimento degli obiettivi preventivati”.

Nella sua interrogazione la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle elenca una serie di traguardi raggiunti dai Comitati provinciali (dove sono presenti Comuni, ASL, Province e Regione): si va dal miglioramento nella gestione di canili e gattili, l’accesso del volontariato nelle strutture, la particolare opera di mediazione svolta nella risoluzione di conflitti tra associazioni, Comuni e gestori privati.

“Competenze che adesso rischiano di essere annullate assieme al fatto che molti progetti avviati potrebbero essere messi in discussione. Per esempio quello che riguarda il Pronto soccorso per animali vittime di incidenti stradali dell’area metropolitana di Bologna. Per questo – conclude Silvia Piccinini – chiediamo alla Giunta, in attesa di avviare un vero tavolo di confronto sulla modifica della legge del 2000, che i progetti già avviati vengano portati a termine e che sia data alla Città Metropolitana di Bologna la possibilità di costituire un proprio comitato per la tutela degli animali d’affezione, autonomo e con funzioni complementari al nuovo organismo regionale”.