Arte a Modena, una montagna di soldi pubblici per finanziare una mostra privata

L'ex Manifattura Tabacchi di Modena dove il prossimo 12 settembre dovrebbe inaugurare la mostra
L’ex Manifattura Tabacchi di Modena dove il prossimo 12 settembre dovrebbe inaugurare la mostra

“L’assessorato alla Cultura del Comune di Modena starebbe organizzando una grande mostra sulle collezioni private modenesi, sui tesori d’arte contemporanea che, insospettabilmente, albergano nelle case e nei palazzi della città grazie a collezionisti (privati) discreti e lungimiranti”. A segnalarlo è la consigliera Giulia Gibertoni (M5s) in un’interrogazione rivolta alla Giunta regionale, dove afferma che la mostra dovrebbe “aprire al pubblico il 12 settembre prossimo negli spazi recentemente restaurati della ex Manifattura tabacchi di Modena, messi a disposizione dalla società immobiliare proprietaria”. Sempre da notizie di stampa, -aggiunge- si apprende che nell’iniziativa sarebbero coinvolti un “noto gallerista modenese” e uno “chef stellato” e che la mostra sarà finanziata con “750 mila euro forniti quasi per intero da enti pubblici, tra cui il Comune di Modena e la Regione Emilia-Romagna”.

Gibertoni ricorda che “il compito primario delle istituzioni culturali della Repubblica è quello di permettere al patrimonio di svolgere la sua vera funzione pubblica contenuta nell’articolo 9 dalla Costituzione, che non è certamente quella di valorizzare coi pubblici danari le opere, pur meritevoli, in mani private”, sottolinea che in Italia e nella nostra regione c’è “un cospicuo patrimonio pubblico d’arte troppo spesso in pessimo stato di conservazione e manutenzione” e ribadisce che “la pretesa ricaduta economica dell’iniziativa è senza dubbio più duratura se ricercata attraverso la valorizzazione delle collezioni pubbliche permanenti della città piuttosto che con eventi una tantum di durata temporalmente limitata e di fatto non ripetibili”.

La consigliera chiede quindi alla Giunta a quale titolo e in base a quali valutazioni di politica culturale la Regione concorra alle spese per questa esposizione e se l’iniziativa rientri o meno nella programmazione culturale regionale. L’esponente del M5s vuole quindi sapere a quanto ammontino complessivamente le risorse destinate a questa iniziativa, su quale capitolo di bilancio siano allocate, se e quando sia avvenuto l’impegno di spesa.

Altre richieste di Gibertoni: in base a quali considerazioni siano stati individuati quali promotori dell’iniziativa “un noto mercante d’arte e un altrettanto noto chef stellato”; se la Giunta non ritenga “inopportuno spendere pubblici denari per valorizzare opere di proprietà privata senza alcuna contropartita per l’ente pubblico e i cittadini” e se non valuti la possibilità di destinare le risorse destinate all’esposizione, a carico della Regione, “al finanziamento di iniziative e restauri del patrimonio culturale pubblico, lasciando ai privati l’intero onere di finanziare iniziative certamente di possibile interesse, ma riguardanti un patrimonio interamente privato e destinato a rimanere tale anche in futuro”.

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