Casa della salute Modena, Gibertoni (M5S): “Cantiere fermo da più di un mese”

“Nonostante la posa in pompa magna della prima pietra oltre quaranta giorni fa, ad oggi il cantiere per la realizzazione della nuova Casa della Salute in via Fanti è ancora desolatamente deserto. Un ritardo che sembra essere perfettamente in linea con la storia di questo progetto, nato male e cresciuto ancora peggio”. È questo il commento di Giulia Gibertoni riguardo l’apparente ritardo che coinvolge il cantiere della Casa della Salute di via Fanti a Modena, la cui prima pietra è stata posata lo scorso 14 aprile da Comune e AUSL con l’imbarazzante assenza della Regione.

“Con un certo ottimismo il direttore Annichiarico prevede che per il 2018 la struttura sarà operativa – spiega Giulia Gibertoni – Oggi però chiunque passi davanti al cantiere non può non notare il desolante deserto che lo caratterizza. Non un operaio, non una macchina al lavoro. Come inizio non c’è male. E pensare che il contratto di inizio lavori, così come è scritto sul cartello esposto nell’area, è stato firmato il 2 agosto del 2016, ovvero 270 giorni fa”. D’altronde l’iter per la realizzazione della Casa della Salute si è avviato nel lontano novembre del 2013 e, nonostante i numerosissimi immobili pubblici vuoti e abbandonati a Modena, l’AUSL si era dichiarata disposta a spendere oltre 2 milioni di euro per il solo acquisto del terreno da un privato senza ricorrere all’esproprio. Cifra per fortuna ridotta d’ufficio dall’Agenzia del Demanio a 1.600.000 senza che né il venditore (Immobiliare Celeste) né il compratore (AUSL) facessero una piega.

“Una volta partito realmente il cantiere poi sarebbe interessante poter verificare quale sarà la reale superficie che si realizzerà – spiega Giulia Gibertoni – Una relazione tecnica ufficiale infatti parla di 5.000 mq costruiti a mentre l’’AUSL, attraverso il responsabile del procedimento, parla di 2.200 mq. Anche sulle cifre c’è poi poca sintonia tra quelle programmate e quelle reali: il costo di 3.744.129,20 esposto nel cartello comporta una “forchetta” di spesa che oscilla tra i 750 e i 1.700 €/mq a seconda della superficie. Quindi è opportuno che ASL e Comune facciano chiarezza anche su questo tema. Insomma tra ritardi, bandi per la ricerca di un fabbricato che sfociano nell’acquisto di un’area a libero mercato, per giunta sopravvalutata, la Regione Emilia-Romagna che avalla tutto, costi ballerini e tempi biblici ce n’è abbastanza per avviare una commissione d’inchiesta regionale. Che chiediamo oggi con un atto formale assieme al cronoprogramma dei lavori e auspichiamo che, diversamente dal cantiere, la commissione d’inchiesta venga subito avviata”.