“Vista la recente presa di posizione, anche dopo le nostre sollecitazioni, sul deposito di gas di Minerbio crediamo che la Regione debba tenere la stessa posizione anche per San Potito e quindi ritenere vincolante la ferrea opposizione dei cittadini alle prove di iniezione in sovrappressione. Per questo abbiamo presentato una risoluzione per impegnare la giunta regionale a ribadire la propria contrarietà e richiedere al MISE il no definitivo ad un progetto che rappresenterebbe un rischio gravissimo per il nostro territorio”.
È quanto dichiara Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo alla situazione delle prove di iniezione in sovrappressione che Edison Stoccaggio Spa ha richiesto di poter effettuare nel sito di San Potito-Cotignola. “Il MoVimento 5 Stelle è stata l’unica forza politica che si è opposta in maniera determinata in Regione, mentre precise e puntuali osservazioni contro la decisione di non dover assoggettare a procedura di VIA proprio le prove di sovrappressioni sono state presentate da una consigliera comunale – aggiunge Silvia Piccinini – Una decisione che ancora oggi riteniamo molto grave e contro cui nella passata legislatura, attraverso interrogazioni e interpellanze, chiedemmo alla Regione di agire. È assolutamente illogico non sottoporre ad una valutazione di impatto ambientale operazioni impattanti che hanno l’obiettivo di aumentare significativamente la pressione in un giacimento di stoccaggio. Un’operazione che, sollecitando ulteriormente le rocce e le strutture dei depositi rischia di innescare dispersioni dei fluidi ed essere causa di fenomeni sismici. Tenendo anche presente che lo stoccaggio di San Potito e Cotignola si trova proprio a ridosso della faglia che originò il disastroso terremoto del 1688, e questo è un aspetto che non può essere trascurato”.
Ecco perché adesso con la risoluzione presentata in Assemblea Legislativa, il MoVimento 5 Stelle chiede alla Regione di replicare l’impegno evidenziato per Minerbio anche per la situazione di San Potito-Cotignola. “L’obiettivo comune deve essere quello di tutelare la sicurezza dei cittadini” conclude Silvia Piccinini.