FINE VITA, MAGGIORANZA DICE NO ALLA DISCUSSIONE SUL PROGETTO DI LEGGE POPOLARE. PICCININI (M5S): “PRESENTERÒ UN NUOVO TESTO PER DIMEZZARE I TEMPI DEL VOTO IN AULA”

“Visto che Bonaccini e la sua maggioranza stanno facendo di tutto per insabbiare la legge popolare sul suicidio medicalmente assistito, ho deciso di presentare un nuovo progetto di legge che ricalca in tutto e per tutto quello che ha raccolto più di 7200 firme, con l’obiettivo di dimezzarne i tempi di discussione e di approvazione: sei mesi invece di un anno. Si tratta dell’unico modo per avere la certezza che la legge vada in discussione prima delle fine di questa legislatura. Dispiace che una decisione del genere arrivi al termine di una serie di votazioni in Assemblea Legislativa dove la maggioranza a guida PD ha respinto tutte le nostre proposte per aprire subito e senza ulteriori rinvii una discussione assolutamente legittima. Evidentemente c’è la chiara volontà, da parte di chi governa l’Emilia-Romagna, di affossare questa legge”. È quanto dichiara Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, dopo che la maggioranza che sostiene la giunta Bonaccini ha respinto la sua proposta di individuare dei tempi certi per la discussione del progetto di legge sul fine vita, limitandosi a rimandarlo in Commissione salute dove l’iter per la sua trattazione potrà durare anche 12 mesi, con il rischio concreto di andare anche oltre la scadenza naturale della legislatura. “Lo spettacolo che è andato in scena oggi in aula è stato semplicemente indecoroso, con la maggioranza che aveva come unico obiettivo quello di fare muro davanti a qualsiasi tentativo di poter discutere in tempi brevi e certi una legge che ha ricevuto il consenso di oltre 7200 firme di cittadini – spiega Silvia Piccinini – Il tutto per cercare di coprire le evidenti spaccature che esistono, e che continueranno ad esistere anche nei prossimi mesi, all’interno del Partito democratico e nelle altre forze che compongono la maggioranza. Ancora una volta in Emilia-Romagna si vuole far prevalere l’interesse di partito sui diritti dei cittadini. Il risultato, come ho spiegato oggi in aula, sarà quello che la delibera e le linee guida varate dalla Regione finiranno in balìa del vento politico e che potranno essere cancellate in trenta secondi con un tratto di penna, come ha giustamente sottolineato anche Marco Cappato. Ecco perché con la presentazione del nostro progetto di legge cercheremo almeno di accelerare i tempi di discussione, evitando che il piano della maggioranza per affossare la legge vada in porto. Il Pd non può pretendere di rinviare all’infinito il dibattito sul fine vita” conclude la capogruppo regionale M5S.