Garanzia giovani, il M5S svela il flop: in 9 mesi zero posti di lavoro creati

In 9 mesi di attività il progetto Garanzia giovani ha registrato in Emilia-Romagna 36mila adesioni, 25mila registrazioni e 16 profiling attivati ma zero nuvoi contratti di lavoro creati.
In 9 mesi di attività il progetto Garanzia giovani ha registrato in Emilia-Romagna 36mila adesioni, 25mila registrazioni e 16 profiling attivati ma zero nuvoi contratti di lavoro creati.

“La Regione ha investito più di 130 milioni di euro nel progetto Garanzia giovani ma dopo quasi un anno dalla sua partenza i posti di lavoro creati sono stati pari a zero. Si tratta di un flop colossale a cui bisogna al più presto porre rimedio, magari ritornando sulla scelta scellerata di non coinvolgere le imprese all’interno di questo processo”.

Giulia Gibertoni ed Andrea Bertani, rispettivamente capogruppo e consigliere regionale M5S in Regione, hanno presentato una interrogazione su “Garanzia giovani”, il piano europeo contro la disoccupazione giovanile rivolto ai ragazzi di età compresa tra i 15 e i 29 anni, rilanciato dal Governo e attuato in Emilia-Romagna grazie a una convezione datata 17 aprile del 2014 con il Ministero del Lavoro che ha stanziato più di 130 milioni di euro (tra Fondi FSE, privati e locali) per l’attuazione del programma.

“Dopo nove mesi i risultati sono disastrosi, per usare un eufemismo – attaccano Giulia Gibertoni ed Andrea Bertani – Secondo i dati raccolti da Adapt, se a livello nazionale solo il 3% dei giovani che si è iscritto al programma ha ricevuto un’offerta di lavoro, stage o di formazione, nella nostra regione sta andando addirittura peggio visto che Garanzia giovani sembra non abbia prodotto nemmeno l’ombra di un nuovo posto di lavoro a fronte delle 36mila adesioni dei ragazzi, delle 25mila registrazioni e 16mila profiling attivati”. Un flop che secondo il M5S ha la sua causa principale nell’aver creato sia l’ennesima trafila burocratica per poter accedere al progetto, che nel mancato coinvolgimento e raccordo con le imprese che dovevano e potevano essere coinvolte meglio.

“Limitarsi a raccogliere i curricula e ad avviare progetti di formazione e orientamento al lavoro senza sapere quali sono le richieste e le esigenze delle imprese è stata una decisione illogica – aggiungono i due consiglieri – Ecco perché abbiamo chiesto alla Giunta chiarezza su come questo programma sia stato attuato, se esiste un report preciso di quello che è stato fatto e come sono state utilizzate fino a questo momento le risorse messe a disposizione”.

Nell’interrogazione depositata i due consiglieri del M5S hanno chiesto, tra l’altro, quali misure siano state concretamente attivate in Emilia-Romagna per i destinatari di Garanzia Giovani, quante e quali le offerte di lavoro, di proseguimento degli studi, di apprendistato o di tirocinio siano state realizzate finora, come siano state individuate le attività di orientamento e di formazione attivate,  e come i Centri per l’Impiego abbiano assicurato a partire dall’avvio di Garanzia Giovani lo svolgimento delle altre attività loro ordinariamente assegnate.

“Visto che i soldi del progetto possono essere impegnati entro la fine dell’anno – concludono Giulia Gibertoni e Andrea Bertani – ci aspettiamo che la Giunta prenda coscienza degli errori fatti e sia disponibile a rivedere l’attuazione del programma. Visti i numeri preoccupanti che riguardano la disoccupazione giovanile anche in Emilia-Romagna, non possiamo chiudere gli occhi davanti a questo totale fallimento e continuare a sprecare soldi e risorse pubbliche”.

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