La Casta tutela se stessa: dal sito dell’Assemblea scomparsi i nomi di chi riceve i vitalizi

vitalizio3La Regione “oscura” i vitalizi: da qualche settimana, infatti, sul sito dell’Assemblea Legislativa non è più possibile conoscere i nomi e i relativi importi di chi attualmente riceve la rendita destinata agli ex consiglieri regionali. A denunciarlo è il consigliere regionale del M5S Andrea Bertani che ha presentato un emendamento al bilancio per chiedere che vengano resi di nuovo pubblici sul sito internet dell’Assemblea Legislativa i nominativi dei beneficiari dei vitalizi, così come accadeva fino a poco tempo fa.

“È una decisione assurda che va contro al principio della trasparenza che dovrebbe essere la stella polare di ogni pubblica amministrazione – spiega Andrea Bertani – Si è utilizzata strumentalmente una indicazione del Garante della privacy, che si riferiva ad un caso specifico che riguardava il Trentino Alto Adige, per mettere sotto silenzio una scomoda verità e che poteva essere controllata da tutti: ovvero quanti soldi, mese per mese, la Regione paga per i vitalizi agli ex consiglieri regionali. Ogni mese centinaia di migliaia di euro di soldi pubblici che adesso i cittadini non sapranno nemmeno a chi sono destinati. Una beffa nella beffa”.

La decisione di non pubblicare più i nomi, ma solo gli importi in euro, di chi percepisce i vitalizi è stata presa dopo l’indicazione del Garante della privacy che, in merito al caso del taglio delle rendite disposto dalla Regione Trentino, aveva precisato che non era possibile rendere pubblici i nominativi di quei consiglieri che avessero presentato ricorso contro la decurtazione. “Si tratta di una tutela legittima ma che riguarda un procedimento giudiziario specifico e che per questo non può assolutamente essere applicata come norma generale – aggiunge Andrea Bertani – L’esatto contrario di quello che è stato fatto da noi dove si è colta la palla al balzo per garantire l’anonimato a chi vive di soldi pubblici. Abbiamo chiesto, con un emendamento al bilancio, di cancellare questo ennesimo privilegio e di prevedere una norma ad hoc che sancisca l’obbligo di pubblicare i nominativi di chi percepisce il vitalizio. Una proposta che ovviamente il PD in Commissione ha bocciato. L’ennesima dimostrazione di quanto la casta sia interessata solo a tutelare se stessa, altro che trasparenza”.

“La verità – conclude il consigliere regionale del M5S – è che si vuole cercare in tutti i modi di mettere a tacere lo scandalo dei vitalizi, lasciando indisturbati gli ex consiglieri che potranno continuare ad incassare un assegno mensile che in molti casi addirittura eguaglia, sostanzialmente, quello che è attualmente lo stipendio di un consigliere regionale in carica. Guarda caso l’ex presidente Errani ha cominciato ad essere, dal 1 giugno di quest’anno, tra i beneficiari del vitalizio. Chissà se tutto questo zelo non sia dovuto proprio a far passare inosservata la sua rendita. Noi lo diciamo da tempo: serve l’abolizione retroattiva del vitalizio. Questo privilegio non ha più ragione di esistere, figuriamoci in forma anonima!”.

ECCO IL LINK DOVE FINO A QUALCHE TEMPO FA SI POTEVANO LEGGERE I NOMI DEGLI EX CONSIGLIERI CHE PERCEPISCONO IL VITALIZIO: http://www.assemblea.emr.it/trasparenza/dati-ulteriori/al-assegni-vitalizi/2015/assegni-vitalizi-2015

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