“La decisione annunciata dalla Giunta di chiedere una deroga al Ministero per tutti i Punti nascita a rischio nella nostra regione è quanto il MoVimento 5 Stelle chiedeva ormai da 2 anni. Siamo soddisfatti che dopo il nostro pressing continuo e tutta la mobilitazione che i comitati di cittadini hanno saputo mettere in campo, Bonaccini e Venturi si siano finalmente svegliati”.
È questo il commento del gruppo regionale del MoVimento 5 Stelle riguardo all’annuncio, fatto questa mattina in Commissione, da parte dalla Regione che chiederà al Ministero della Salute la deroga per non sospendere l’attività di assistenza al parto in sei punti nascita nei quali si registrano meno di 500 parti l’anno: tre in Appennino (Castelnovo ne’ Monti a Reggio Emilia, Borgo Val di Taro a Parma, Pavullo nel Frignano a Modena), uno a Scandiano (Reggio Emilia) in pianura e due nell’area del cratere colpita dal sisma del 2012, Mirandola (Modena) e Cento (Ferrara).
“Ovviamente siamo soddisfatti di aver contribuito a raggiungere questo risultato che avevamo ribadito anche in una interrogazione presentata proprio in queste ore. Adesso però c’è da tenere alta la guardia, nulla è ancora deciso, e quello che la Giunta deve fare al più presto è accompagnare questa richiesta di deroga da un disegno preciso. Sarebbe un’autentica beffa quella di non riuscire ad ottenere le deroghe per la mancanza di una reale capacità di programmazione della politica, soprattutto per quel che riguarda la carenza personale che da anni ormai colpisce il nostro sistema sanitario. Per questo l’assessore Venturi, oltre ad annunciare questa richiesta di deroga – conclude il gruppo regionale del MoVimento 5 Stelle – deve necessariamente integrarla con un piano specifico ed operativo che permetta la sopravvivenza di questi Punti nascita e che dia sicurezza alle future mamme di poter partorire senza correre il rischio di affrontare pericolosi spostamenti”.