Smog, Corte di Giustizia UE condanna l’Italia. Piccinini (M5S): “Basta rinvii. Servono misure urgenti per migliorare la qualità dell’aria”

“Adesso che anche l’Ue ha certificato l’immobilismo dei Governi precedenti e delle Regioni sull’abbattimento dello smog, crediamo che sia assolutamente prioritario adottare misure realmente efficaci che vadano verso la direzione di un miglioramento effettivo della qualità dell’aria che respiriamo. Basta prendere tempo e rimandare provvedimenti che, soprattutto nel bel mezzo della pandemia che stiamo vivendo, sono oltremodo necessari e urgenti”.

È quanto dichiara Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo alla notizia della violazione dell’Italia del diritto dell’Ue sulla qualità dell’aria e dell’ambiente stabilita oggi dalla Corte di Giustizia al termine di un procedimento per inadempimento avviato nel 2014 dalla Commissione europea a causa del “superamento sistematico e continuato, in diverse zone del territorio italiano, dei valori limite fissati per le Pm10”.

“La Corte ha sancito che dal 2008 al 2017, nonostante le violazioni siano state frequenti, l’Italia non abbia fatto nulla di concreto per poter migliorare la situazione – spiega Silvia Piccinini – Un immobilismo durato ben 9 anni del quale sono complici anche le Regioni soprattutto del Bacino Padano che, come abbiamo evidenziato in più di un’occasione, hanno sempre preferito rimandare l’adozione di provvedimenti realmente efficaci per cercare di limitare lo smog. Alla luce di questa ennesima condanna però crediamo che il tempo dei tentennamenti sia ormai finito. Servono misure ad hoc per cercare di migliorare la qualità dell’aria nel più breve tempo possibile, a cominciare dal rinnovo del parco mezzi del trasporto sia pubblico che privato in modo da far circolare sulle nostre strade sempre più veicoli a basso o nullo impatto ambientale. Un obiettivo che può essere raggiunto anche grazie alle risorse messe a disposizione dal Recovery Fund” conclude la capogruppo regionale M5S.