SUICIDIO ASSISTITO, PICCININI (M5S): “REGOLAMENTO INTERNO REGIONE DÀ POSSIBILITÀ A BONACCINI DI CHIEDERE PROCEDURA D’URGENZA PER LA LEGGE SUL FINE VITA. BASTA SACRIFICARE DIRITTI DI CHI SOFFRE PER GARANTIRE LA TENUTA DELLA MAGGIORANZA”

“Se Bonaccini è davvero favorevole, come dice, all’approvazione della legge popolare sul fine vita faccia ricorso all’articolo 33 del regolamento dell’Assemblea Legislativa che gli consente di richiedere una procedura d’urgenza per la votazione di un progetto di legge. Basta giocare a nascondino sulla pelle di chi soffre”. È quanto dichiara Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo al dibattito sull’approvazione da parte della Giunta di una delibera che regolamenta le procedure per il suicidio medicalmente assistito in Emilia-Romagna.

“Domani presenterò un question time in aula per chiedere al presidente Bonaccini se intende avvalersi dei poteri che il nostro regolamento gli concede e, quindi, attivare la procedura d’urgenza che prevede l’esame obbligato del progetto di legge nella prima seduta utile dell’Assemblea Legislativa – spiega Silvia Piccinini – Si tratta di un’opzione che accoglierebbe anche le richieste di quelle 7200 persone che hanno sottoscritto la legge popolare depositata nella scorsa estate e che oggi, purtroppo, vedono i loro diritti inseriti in un becero gioco di equilibrismo politico che ha come obiettivo quello di garantire la tenuta politica della maggioranza che governa l’Emilia-Romagna. Per questo Bonaccini passi dalle parole sbandierate sulla stampa ai fatti e si attivi realmente per la discussione e l’approvazione di una legge in Assemblea Legislativa”. ”

Emanare delle semplici linee guida, così come la Giunta ha fatto nei giorni scorsi – aggiunge Silvia Piccinini – non fa altro che esporre il legittimo diritto al suicidio medicalmente assistito a rischi enormi nel corso del tempo, in balìa di equilibri politici che possono cambiare anche all’interno della stessa giunta. Visto che il presidente Bonaccini ha già comunicato la sua assenza per la seduta di domani, lo invitiamo a ripensarci e a non fuggire dal confronto democratico. Venga in aula a spiegare il perché l’Emilia-Romagna si deve accontentare di una delibera quando da mesi è già pronto un progetto di legge che regolamenta in modo serio e scrupoloso i percorsi di fine vita” conclude la capogruppo regionale M5S.