TAGLIO AL FONDO PER I DISTURBI ALIMENTARI, OK ALLA RISOLUZIONE DEL M5S: “NO ALLE PROMESSE DEL MINISTRO SCHILLACI. RISORSE DEVONO DIVENTARE STRUTTURALI”

No al taglio del finanziamento per i centri che curano i disturbi del comportamento alimentare: semaforo verde in Assemblea Legislativa alla risoluzione presentata dalla capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, Silvia Piccinini, che chiedeva alla Regione di opporsi alla chiusura delle strutture per il trattamento dei disturbi legati all’alimentazione dopo che lo stop ai finanziamenti stabilito dal governo Meloni all’interno dell’ultima legge di bilancio ha messo a rischio la tenuta di queste strutture. “Anche se il ministro Schillaci, dopo le proteste di pazienti e associazioni, ha annunciato che verranno messi a disposizione del Fondo risorse per dieci milioni di euro crediamo che il rischio che questi centri debbano chiudere i battenti sia sempre molto concreto – spiega Silvia Piccinini – Lo stanziamento promesso dal Governo, infatti, è assolutamente insufficiente per dare una risposta di cura concreta a milioni di persone che ogni anno si rivolgono a queste strutture. Soltanto in Emilia-Romagna il Centro regionale per i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione ha registrato 190 nuovi accessi nel 2022, mentre nel 2021 i pazienti presi in carico per disturbi del comportamento alimentare erano 2.008 (+ 27,5% rispetto all’anno precedente), di cui il 91,7% donne e il 69,5% adolescenti con un’età compresa tra i 12 e i 30 anni con un incremento addirittura del 124,4% tra i minori rispetto al 2016, anche a causa della pandemia di Covid-19. Numeri che dimostrano la drammaticità di un fenomeno in continua crescita e a cui non si può di certo rispondere con un taglio dei finanziamenti così come ha fatto il governo di centrodestra”.

Ecco perché nella risoluzione presentata dalla consigliera Piccinini, e approvata oggi dall’Assemblea Legislativa, si chiede alla Regione “di sollecitare le istituzioni competenti anche in Conferenza Stato Regioni e in tutte le sedi opportune, affinché si rifinanzi in maniera strutturale il Fondo per il contrasto dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione nel più ampio quadro di una azione politica di contrasto al fenomeno dei disturbi alimentari e garantendo adeguati livelli occupazionali al personale coinvolto”.

“La volontà del Governo di intervenire con soli 10 milioni non è evidentemente sufficiente – aggiunge Silvia Piccinini – e ce lo dicono le stesse associazioni che hanno dichiarato che anche lo stanziamento previsto fino al 2023 non ha permesso di garantire cure e assistenza adeguate alle domande, considerando anche le lunghe liste di attesa. È evidente quindi che non ci possiamo accontentare delle dichiarazioni fatte dal ministro Schillaci. Le risorse vanno stanziate in via strutturale e definitiva proprio per dare una risposta concreta a donne, uomini, ragazze e ragazzi già estremamente fragili e che non possono pagare sulla loro pelle le scelte scellerate di certa politica” conclude la capogruppo regionale M5S.