Ex Razzaboni, in arrivo un’altra maxi multa: “Basta perdere tempo, subito la bonifica della discarica”

L'ingresso della discarica nell'area ex Razzaboni a San Giovanni in Persiceto (Bo)
L’ingresso della discarica nell’area ex Razzaboni a San Giovanni in Persiceto (Bo)

“Basta perdere tempo, la Giunta preveda nella prossima manovra di bilancio i fondi necessari per la bonifica definitiva dell’ex Razzaboni. Se non lo farà i cittadini saranno costretti a pagare un’altra maxi multa dopo quella di 400mila euro di qualche mese fa”. Silvia Piccinini, consigliera regionale del M5S, torna alla carica sulla mancata bonifica della discarica ex Razzaboni di San Giovanni in Persiceto.

Tra qualche giorno, infatti, la Commissione europea comunicherà al Governo l’entità della seconda rata della sanzione che il nostro Paese è costretto a pagare per la mancata bonifica delle sue 195 discariche abusive, tra le quali c’è anche quella di San Giovanni in Persiceto. Fino a questo momento l’immobilismo di Governo e Regioni è costato ai cittadini il pagamento di una multa forfettaria di 40 milioni, più una semestrale di 39.800.000 euro che per il sito di San Giovanni in Persiceto ammonta a 400mila euro.

“Sono mesi ormai che chiediamo al presidente Bonaccini e all’assessore Gazzolo di stanziare i fondi necessari per bonificare l’area dell’ex Razzaboni ma loro continuano incredibilmente a fare orecchie da marcante – spiega Silvia Piccinini – Aspettare l’arrivo delle risorse del Governo è una scelta scellerata oltre che economicamente disastrosa visto che se questi soldi non saranno inseriti nella prossima Legge di Stabilità a breve saremo costretti a pagare un’altra maxi multa all’Europa. Se dovesse essere della stessa entità di quella precedente avremmo già buttato all’aria la metà dei soldi che sarebbero serviti per la bonifica definitiva”.

Per questo la consigliera regionale del M5S chiede all’assessore Gazzolo di non perdere più tempo e di intervenire al più presto. “Basta giocare al rimpallo delle responsabilità con il Governo e il Ministero dell’Ambiente – conclude Silvia Piccinini – La legge parla chiaro: spetta alla Regione provvedere alla bonifica dell’area. Aspettare i fondi del Ministero equivale a perdere tempo e denaro. La Giunta apra, già dalla prossima manovra di bilancio, un capitolo di spesa per questo intervento. Abbiamo già presentato un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale. Dobbiamo aspettare che si muova la magistratura per mettere la parola fine a questa storia?”.