Caso dirigenti, il M5S: “Basta proroghe, si faccia riferimento alle graduatorie dei concorsi”

“La vicenda dei dirigenti esterni scelti dalla Giunta e rinnovati per anni, al posto dei funzionari interni, risultati idonei nel concorso interno, il M5S l’aveva sollevata già in campagna elettorale. Oggi come allora ribadiamo l’assoluta scorrettezza di una procedura che negli anni è stata il modus operandi di chi ha amministrato, e male, la macchina regionale e che non ha di fatto mai premiato né le competenze né la meritocrazia”. È questo il commento di Silvia Piccinini, consigliera regionale del M5S, riguardo alla notizia della causa milionaria presentata contro la Regione da un gruppo di funzionari.

Nel 2009 la Regione bandì un concorso interno per individuare una serie di figure dirigenziali a cui parteciparono 700 persone. E fin qui niente di strano – spiega Silvia Piccinini – Quello invece che avevamo scoperto e che abbiamo cercato di denunciare anche durante la campagna elettorale (GUARDA VIDEO QUI SOTTO) è stato che alcuni dei partecipanti classificati come non idonei durante quel concorso sono stati poi chiamati da esterni a ricoprire altri ruoli dirigenziali, aggirando così qualsiasi regola che un’amministrazione pubblica dovrebbe rispettare. Un modus operandi che le varie giunte targate PD che si sono susseguite nel tempo hanno sempre adottato a suon di proroghe alla faccia della trasparenza e della meritocrazia”.

A non convincere il M5S c’è anche la giustificazione dell’assessore Petitti che ha ribadito come l’ultima proroga dei dirigenti esterni, rinnovati ad aprile per altri sei mesi grazie a una delibera di Giunta, fosse dovuta ad assicurare una continuità amministrativa. “Un altro errore nell’errore – conclude Silvia Piccinini – L’unica cosa da fare era procedere con le graduatorie delle procedure interne e velocemente bandire i concorsi pubblici, come avevamo chiesto con un emendamento alla legge di bilancio, non continuare a prorogare una situazione al limite. Adesso quello che chiediamo è che la scelta dei dirigenti avvenga con concorsi pubblici e che per le esigenze temporanee si faccia riferimento alle graduatorie esistenti a partire da quella già esistente del concorso interno, come si sarebbe già dovuto fare 5 anni fa”.