CETA, Bertani (M5S): “PD continua a difendere trattato. Vantaggi per pochi ma danni per moltissimi”

“Ancora una volta il PD sbatte la porta in faccia a cittadini ed agricoltori. Sostenendo a spada tratta il CETA si è reso complice dei gravissimi effetti che questo accordo provocherà, sia per la nostra sicurezza alimentare che per la tutela dei prodotti d’eccellenza dell’Emilia-Romagna oltreoceano”.

È questo il commento di Andrea Bertani, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, dopo che il PD questa mattina ha bocciato tutte le risoluzioni presentate in Assemblea Legislativa che chiedevano di limitare i rischi derivanti dall’approvazione del CETA, il trattato di libero scambio tra Canada e UE che per la parte che riguarda l’agricoltura è entrato in vigore già lo scorso 21 settembre.

“Si tratta di un accordo scellerato che provocherà danni molto gravi anche alle nostre aziende che esportano prodotti di eccellenza in Canada – spiega Andrea Bertani – Particolare che il PD continua incredibilmente ad ignorare nonostante anche in altre Regioni l’atteggiamento dei democratici sia stato molto diverso”.

La risoluzione presentata dal MoVimento 5 Stelle chiedeva alla Giunta di assumere ogni iniziativa possibile per contrastare il trattato, chiedendo anche al Parlamento di non procedere alla ratifica.

“In aula il PD, attraverso le parole del consigliere Calvano, si è arrampicato sugli specchi pur di difendere una linea che avrà effetti molto gravi anche per quei produttori che esportano in Canada. In primo luogo perché le tutele garantite alle nostre (poche) DOP e IGP non basteranno perché in Canada continueranno ad essere venduti il Parmesan ed il Parma Ham. In cambio di queste poche garanzie invece aumenteranno i rischi sulle nostre tavole visto che di fatto questo accordo, attraverso la preminenza dell’interesse commerciale, scardina il principio di precauzione e sdogana prodotti canadesi che non sono sottoposti ai nostri standard riguardo regole fitosanitarie, Ogm, sicurezza degli alimenti. Per tutte queste ragioni avevamo chiesto al PD di rivedere la propria posizione visto che i vantaggi che arriveranno dall’applicazione di questo trattato, in ogni caso per pochissimi (è previsto un aumento del Pil dello 0,01%), sono molto di meno rispetto agli svantaggi che provocherà per molti. La clausola ICS è un’altra nefandezza del CETA. Questa clausola all’interno dell’accordo prevede l’istituzione di tribunali speciali grazie ai quali gli investitori privati potranno essere tutelati. Grazie a questi tribunali le multinazionali potranno citare in giudizio uno Stato membro, come ad esempio l’Italia, con lo scopo di ottenere il risarcimento dei danni dovuti ad una normativa che lede i loro interessi. Questo è il CETA, un trattato pericoloso e completamente antidemocratico. Non possiamo essere d’accordo con trattati che istituiscono una cooperazione normativa secondo la quale prima di legiferare bisogna far attenzione che le leggi non siano in contrasto con gli interessi particolari di alcuni soggetti economici. E ancora non possiamo essere d’accordo con trattati che vengono portati avanti in assoluta segretezza, coinvolgendo pochi funzionari e le lobby economiche. E invece – conclude Andrea Bertani – il PD ha liquidato la questione sostenendo che ogni discussione sul tema fosse ormai sostanzialmente inutile visto che la norma è già in provvisoriamente vigore”.