Trasporti, grazie al M5S in arrivo 153 milioni di euro per il rinnovo del parco autobus dell’Emilia-Romagna. “Adesso anche la Regione faccia la sua parte”

Più di 150 milioni di euro per il rinnovo del parco autobus destinato al trasporto pubblico locale dell’Emilia-Romagna: sono le risorse, previste dal decreto ministeriale del 17 aprile del 2019, e oggi in arrivo per la nostra regione dopo che nei giorni scorsi sono state assegnate le graduatorie per la suddivisione di un fondo nazionale di ben 5 miliardi di euro. Per l’Emilia-Romagna i soldi a disposizione saranno già per quest’anno di 7 milioni di euro, mentre ammontano a poco meno di 10,5 per ogni anno dal 2020 fino al 2033. Risorse pari a 153 milioni che dovranno essere utilizzate per il rinnovo del parco autobus del trasporto pubblico locale e per il miglioramento delle infrastrutture.

“Si tratta di un segnale di grande attenzione che arriva dal Governo e dal Ministero delle Infrastrutture che fino ad agosto è stato guidato dal nostro Danilo Toninelli – spiega Andrea Bertani, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle – In questo modo le aziende del trasporto pubblico locale dell’Emilia-Romagna potrà contare su risorse certe ogni anno, per i prossimi 13 anni, in modo da programmare quel rinnovo dei mezzi che come MoVimento 5 Stelle abbiamo sempre preteso soprattutto davanti alle continue lamentele dei pendolari alle prese con bus stracolmi, vecchi o in scarse condizioni di sicurezza”.

“Lo stanziamento che arriva da Roma è un’ottima notizia ma credo che sia arrivato il momento che anche la Regione faccia la sua parte, stanziando ulteriori risorse in aggiunta a quelle certe dello Stato per farle crescere – aggiunge Simone Benini, candidato presidente del MoVimento 5 Stelle in Emilia-Romagna – Uno dei punti più importanti del nostro programma è proprio quello di far crescere la mobilità sostenibile attraverso degli investimenti massicci sul trasporto pubblico locale. Quanto fatto dal Governo e del Ministero delle Infrastrutture va in questa direzione ma anche la Regione deve fare la propria parte”.