Diga di Vetto, Piccinini (M5S): “Opera faraonica che non risolverà problema della Val d’Enza. Stravagante la posizione dei Verdi che in Commissione non si sono mai opposti al progetto”

il fiume Enza

“La Val d’Enza non ha bisogno di opere faraoniche. Come abbiamo ribadito in un più di un’occasione la priorità deve essere quella di arrivare a una gestione più razionale delle acque e la creazione di piccoli invasi che siano ambientalmente sostenibili, magari sfruttando ex bacini montani e cave. Per questo lo studio di fattibilità che la Regione vorrebbe portare avanti sulla diga di Vetto per noi è insostenibile. Lo abbiamo ribadito anche qualche settimana fa in Commissione Ambiente quando si è discussa una risoluzione proprio su questo tema. Peccato che chi, come la consigliera regionale dei Verdi Silvia Zamboni, sui giornali oggi si dice fortemente contraria a questo progetto in quella Commissione non solo non abbia proferito parola ma sia addirittura uscita al momento della discussione e, soprattutto, della votazione finale”. È questa la posizione di Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo alla richiesta da parte dalla Regione inoltrata al Governo per finanziare uno studio di fattibilità da 5,5 milioni di euro per realizzare un nuovo invaso sull’Enza.

“Quello che il MoVimento 5 Stelle chiede da tempo per cercare di dare una risposta concreta al problema idrico nella Val d’Enza è di intervenire mettendo in campo nuove soluzioni che guardino al futuro – aggiunge Silvia Piccinini – Purtroppo, ciò che ci viene proposto oggi invece sono interventi molto costosi e faraonici e che non tengono conto dei mutamenti climatici. Una posizione che abbiamo ribadito lo scorso 20 gennaio quando in Commissione Ambiente è stata affrontata una risoluzione che chiedeva proprio un’accelerazione dell’iter per la realizzazione del progetto della diga di Vetto. In quell’occasione il MoVimento 5 Stelle ha votato convintamente contro quella proposta mentre i Verdi hanno evitato di esprimersi lasciando in anticipo l’aula di commissione. Un modo un po’ stravagante per sottolineare la loro contrarietà a questo progetto che dovrebbe essere esplicitata attraverso atti concreti piuttosto che con qualche titolo di giornale” conclude la capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle.