Export in ripresa anche in Emilia-Romagna, Piccinini (M5S): “Buoni dati anche grazie al patto voluto dal ministro Di Maio. Adesso aiutare le piccole e medie imprese a contenere i costi”

“L’Emilia-Romagna si conferma come una delle regioni italiane che stanno rispondendo meglio agli effetti della crisi scaturita dalla pandemia. I primi dati sui livelli dell’export nei primi sei mesi dei 2021 certificano un boom del settore con una crescita del 24,4% rispetto al 2020 superiore anche a quella italiana. Numeri dimostrano anche l’importanza e l’efficacia del Patto per Export, un accordo fortemente voluto dal ministro Luigi Di Maio e per cui sono stati stanziati finora 5,4 miliardi”. È quanto dichiara Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle commentando i dati emersi dalla 15esima edizione del Rapporto Export 2021 dell’Ufficio Studi di Sace.

Il livello di esportazioni raggiunto dalla nostra regionale nei primi sei mesi del 2021 ha toccato quota 35 miliardi di euro, di gran lunga superiore ai 28 miliardi registrati in tutto il 2020. A livello nazionale secondo le stime del Sace le vendite di beni Made in Italy raggiungeranno quota 482 miliardi di euro, per poi continuare ad aumentare del 5,4% nel 2022 e assestarsi su una crescita del 4%, in media, nel biennio successivo. “L’Emilia-Romagna si conferma tra le regioni con il più alto livello di export dove abbiamo anche indicatori chiarissimi di ripresa dopo lo stop dovuto all’emergenza Coronavirus – aggiunge Silvia Piccinini – Ripresa che oggi bisogna saper raccogliere aiutando le imprese, in particolare quelle medie e piccole, per esempio facendo di tutto per impedire incrementi del costo dell’energia di cui si sta parlando in questi giorni” conclude la capogruppo regionale M5S.