Giunta e maggioranza partoriscono la legge del “disordine” istituzionale

regione-emilia-romagna-assemblea-legislativa-2“Maggioranza e Giunta stanno trasformando la legge sul riordino istituzionale in un provvedimento del caos. Per la fretta di portarla in aula nel più breve tempo possibile, dopo averla tenuta nel cassetto per mesi, si rischia di approvare un testo che non servirà a niente perché  interviene in un quadro di riforme ancora incerto. Insomma, altro che riordino, qui siamo al disordine più assoluto”. È questo l’allarme lanciato dal M5S riguardo alla legge sul riordino istituzionale che è al vaglio della Commissione Bilancio dell’Assemblea Legislativa.

“La commissione di ieri si è conclusa con un nulla di fatto. Sono stati presentati quasi 400 emendamenti, poi la metà ritirati, ma sinceramente facciamo fatica a capire qual è lo scopo reale di tutta questa fretta – spiega il consigliere del M5S Andrea Bertani – Non si sta facendo nessun approfondimento o confronto reale e non si non entra assolutamente nel merito di un provvedimento che resta elefantiaco, fatto di corsa, che interviene ancora in un quadro delle riforme ancora incerto, tant’è che gli emendamenti della giunta e della maggioranza sono giunti nella notte o addirittura questa mattina in commissione”.

“Il luogo dove si dovrebbero analizzare nel dettaglio i singoli articoli della legge, ovvero la Commissione Bilancio, è stata usata come il passacarte della Giunta dove ci si limita a votare a raffica senza entrare nel merito – aggiunge la consigliera Silvia Piccinini – Bonaccini e la sua maggioranza stanno approfittando di un passaggio istituzionale ancora incerto e confuso e senz’altro a metà (infatti  le Province esistono tutt’ora ed il Governo su molti punti non ha ancora chiarito dove si andrà a parare) per far passare provvedimenti che invece che snellire le pratiche burocratiche le moltiplicheranno sempre di più. Ed un esempio lampante è quello che succederà con lo smantellamento dei Servizi Tecnici di Bacino con tre emendamenti presentati dalla giunta che tentano di mettere una pezza all’ultimo minuto”.

“Il dibattito e il confronto in Commissione prima, e in Assemblea dopo,  – concludono i consiglieri – dovrebbe servire proprio a evitare queste situazioni ma quello che sta succedendo rischia di azzerare del tutto questo lavoro. Il risultato è che avremo una legge che pur di obbedire all’imperativo renziano del ‘fare a tutti i costi’ servirà davvero a poco”.