Inceneritore Modena, Gibertoni (M5S): “Regione conferma che non chiuderà mai. Si continuano a tutelare gli interessi dei gestori e non quelli dei cittadini”

“Oggi, rispondendo alla mia interrogazione in aula, la Regione ha confermato che in Emilia-Romagna non c’è nessun progetto concreto per chiudere gli inceneritori. A parte forse quello di Ravenna annunciato qualche giorno fa esclusivamente per ragioni elettorali. Sicuramente non chiuderà quello di Modena che, secondo l’assessore Gazzolo, non solo non provoca nessun rischio per la salute ma soprattutto non è una delle cause della pessima aria che i modenesi sono costretti a respirare ogni giorno. Ancora una volta viene da chiedersi se la Regione programmi le sue scelte per soddisfare il benessere dei cittadini o più semplicemente quello delle multiutility che gestiscono gli inceneritori”.

È quanto dichiara Giulia Gibertoni dopo che questa mattina la giunta regionale, con l’assessore all’Ambiente Paola Gazzolo, ha risposto a un suo question time sulla chiusura degli inceneritori in Emilia-Romagna, in particolare per quello di Modena vista la situazione drammatica che ogni anno si registra sul fronte della qualità dell’aria.

“Come si fa a sostenere che i livelli di inquinamento non aumentano se si continuano a bruciare sempre più rifiuti? E non mi interessa che si tratti di ‘inquinamento autorizzato’ – aggiunge Giulia Gibertoni – Davanti all’evidenza dei dati, inutile dire come sempre fa l’assessore Gazzolo che il fumo che ogni giorno fuoriesce dall’inceneritore di Modena incide in modo residuale sulla pessima qualità dell’aria che si respira a Modena. E per farlo ha anche citato lo studio Moniter come conferma della bontà di quei fumi, scordandosi però di ricordare tutti i dubbi e i punti interrogativi che quello studio (che sarebbe da aggiornare a questo punto) ha aperto a cominciare dai dati allarmanti sui parti pre-termine. L’assessore Gazzolo poi sostiene che bisogna ‘tenere al riparo l’Emilia-Romagna da scelte sbagliate di gestione rifiuti’, ovvero le scelte che non sono le loro. A questo punto viene da chiedersi se stiamo davvero tenendo al riparo l’Emilia-Romagna oppure teniamo al riparo la tranquillità delle multiservizi da qualsiasi critica sul loro operato. La verità – specifica Giulia Gibertoni – è che dopo l’annuncio elettorale per quello di Ravenna, in Emilia-Romagna non chiuderà nessun altro inceneritore. Se non si prende in considerazione la dismissione, anche con un semplice cronoprogramma, di quello di Modena che ha la maglia nera in regione per la qualità dell’aria e dove si brucia il doppio dei rifiuti prodotti dall’intera provincia, cosa deve accadere ancora? Non ho invece ricevuto alcuna risposta convincente sull’enorme quantità di plastica che si sceglie di incenerire e non riciclare (l’80% circa nel bacino Hera va a incenerimento): forse proprio perché ormai gli inceneritori sono parte di un sistema industriale orientato agli utili, tristemente fine a se stesso e del tutto irrazionale sul piano dell’economia circolare” conclude Gibertoni.