Premi ai dirigenti, Sensoli (M5S): “Benefit a Venturi ingiustificato. L’assessore lo restituisca”

“Visto che uno dei criteri fondamentali per l’individuazione dei lauti premi ai dirigenti della sanità si è basato sul rispetto dei tempi delle liste di attesa, non capiamo perché il benefit accordato all’assessore Venturi (nel 2014 DG del Sant’Orsola) sia stato così cospicuo dato che l’azienda sanitaria che guidava, così come quasi tutte le altre aziende regionali, fosse molto lontana da centrare questo obiettivo. Un dubbio che trova conferma, tra l’altro, anche nel fatto che oggi chi guida il Sant’Orsola ha ricevuto una valutazione molto inferiore rispetto a quella accordata a Venturi, nonostante il traguardo della riduzione dei tempi di attesa per visite ed esami sia stato apparentemente raggiunto secondo i loro dati. Venturi può essere anche uscito dall’aula di Giunta quando si parlava del premio da accordargli ma di certo non si può dire che i suoi colleghi non siano stati poco generosi con lui”. È questo il commento di Raffaella Sensoli, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle e vicepresidente della Commissione Sanità, in merito ai bonus accordati dalla Regione ai manager della sanità pubblica.

“Venturi, adesso che ricopre un ruolo anche politico in questa regione, dovrebbe avere il buon senso di rinunciare al premio se non per altro per compensare i maggiori introiti che incassa rispetto agli altri assessori (quasi 2.500 euro mensili in più) – aggiunge Raffaella Sensoli – Forse in molti lo hanno dimenticato ma lo stipendio di Venturi non è pagato direttamente dalla Regione ma da un’azienda sanitaria regionale visto che al momento della sua nomina da assessore preferì conservare lo stipendio da direttore generale. Per porre rimedio a questa ennesima stravaganza avevamo presentato un emendamento che prevedeva un tetto massimo di compenso ma all’epoca fu bocciato”. “Viste queste cifre crediamo che la Regione dovrebbe invitare tutti i Direttori Generali a rinunciare a questi premi, tenuto conto del contesto economico in cui viviamo, così come è stato fatto in passato da Veneto e in Toscana – continua Raffaella Sensoli – Se da un lato, infatti, siamo soddisfatti che la Giunta, dopo aver bocciato in aula le nostre proposte, abbia finalmente attuato in parte le nostre proposte come il dimezzamento delle direzioni generali e la revisioni dei parametri di valutazione dei dirigenti, siamo consapevoli che questi piccoli passi in avanti non sono assolutamente sufficienti. I premi ai dirigenti devono essere azzerati, non c’è altra soluzione”.

Il Movimento 5 Stelle contesta anche i criteri sui quali si è basata la valutazione dei Direttori Generali, in primo luogo quello dell’abbattimento delle liste di attesa. “La Regione si è auto-valutata su questo parametro e quindi non c’è garanzia assoluta che i risultati siano del tutto esatti – aggiunge Raffaella Sensoli – Ogni giorno riceviamo segnalazioni sulle lunghe attese al Pronto soccorso per poter effettuare visite, esami ed interventi chirurgici che tutt’ora hanno liste separate per chi le richiede attraverso il Servizio Sanitario Regionale e chi invece è in lista attraverso il servizio di libera professione esercitato in strutture pubbliche. Come abbiamo ribadito più volte – conclude Raffaella Sensoli – noi vogliamo che esista una lista unica basata sulla priorità in modo tale che non esistano nelle strutture pubbliche pazienti di serie A (paganti) e serie B (non paganti)”.