“La cautela con cui sia il Comune di Reggio Emilia che la Regione hanno deciso di procedere sul caso della Silk-Faw è sicuramente una buona notizia. In questa fase di estrema incertezza è necessario che si adottino tutte le tutele del caso viste le tante criticità, soprattutto di natura ambientale, che questo progetto provocherà”. È quanto dichiara Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo al progetto che prevede la realizzazione di un nuovo polo per la costruzione di hyper-car elettriche a Reggio Emilia.
“Bene ha fatto il Comune a decidere di non chiudere la conferenza dei servizi fino a quando non verranno portati a termine tutti gli impegni che la Silk-Faw aveva preso, primo tra tutti l’acquisto del terreno di Gavassa per il quale non è ancora stato effettuato il rogito – spiega Silvia Piccinini – Così come è certamente positivo il fatto che la Regione oggi abbia specificato che la multinazionale non avrà nemmeno un euro del sostegno economico previsto prima di aver proceduto con l’assunzione del personale promesso. Quello che bisogna evitare è che alle tante criticità dal punto di vista ambientale se ne vadano a sommare altre di natura prettamente economica, come per esempio l’erogazione di finanziamenti a vuoto. È necessario che su questo progetto vegano fatte tutte le considerazioni e gli approfondimenti del caso, a partire proprio dalle ripercussioni su clima e consumo di suolo. Oggi si stima che il nuovo stabilimento produrrà un aumento del 6% delle emissioni di Co2 all’anno quando l’obiettivo è quello di tagliarle del 55% entro il 2030. Anche per questo forse sarebbe stato più corretto procedere con una Valutazione di impatto ambientale. Visto che al momento ci troviamo in una situazione di sostanziale stand by – conclude la capogruppo regionale M5S – si potrebbe sfruttare questa attesa per portare fare una valutazione a 360 gradi di questo investimento”.