Saeco, inaccettabili i 243 esuberi: “Bonaccini chiami Renzi. Il Governo da noi solo per inutili passerelle”

philips_saeco_gaggio_montano“I 243 esuberi annunciati alla Saeco di Gaggio Montano sono inaccettabili. La Regione deve fare di tutto per impedire la fuga in Romania della multinazionale Philips, sarebbe un colpo mortale per tutto l’Appennino bolognese”. Silvia Piccinini, consigliera regionale del M5S, ha presentato una interrogazione dopo l’annuncio da parte della proprietà della Saeco, la storica azienda bolognese che produce macchine per il caffè, di procedere al taglio di 243 posti di lavoro su 500.

“Ancora una volta ci troviamo di fronte a una multinazionale che decide di spostare la sua produzione all’estero abbandonando il nostro territorio e gettando sul lastrico centinaia e centinaia di famiglie – spiega Silvia Piccinini – La decisione di licenziare, infatti, sembra essere determinata da mere valutazioni sul maggior profitto che si realizza in aree del mondo con costi industriali e, soprattutto, del lavoro e con diritti dei lavoratori inferiori a quelli italiani”. La multinazionale olandese che detiene la proprietà della Saeco, infatti, ha specificato che nel suo stabilimento in Romania si producono più del doppio delle macchine realizzate a Gaggio Montano. Da qui la decisione di smantellare parte della produzione dal paese dell’Appennino che subirebbe così un fortissimo contraccolpo sul piano sia sociale che economico.

“Sostenere la produzione e l’occupazione della Saeco significa sostenere e difendere il territorio montano, il suo ambiente, la sua comunità – aggiunge Silvia Piccinini impedirne lo spopolamento e il progressivo invecchiamento, fare in modo che l’Appennino non diventi una zona impoverita e, conseguentemente, più facilmente preda di dissesto e degrado”. Ecco perché nella sua interrogazione la consigliera regionale del M5S chiede alla Giunta cosa intenda fare per scongiurare l’ipotesi di un taglio così drastico della forza lavoro alla Saeco.

“Il presidente Bonaccini chieda l’intervento del Governo. Non è possibile che Renzi venga da noi solo quando c’è da prendersi dei meriti, inesistenti, sugli investimenti della Philip Morris o della Lamborghini e poi resti in silenzio sulla patata bollente della Saeco – conclude Silvia Piccinini – Regione e Governo abbiano la decenza e la dignità di metterci la faccia. Non si possono lasciare al loro destino 243 persone e le loro famiglie. Inoltre è necessario verificare  il corretto utilizzo di agevolazioni pubbliche, finanziarie e non, e definire con lo Stato e l’unione Europea strategie per il consolidamento delle imprese, evitando delocalizzazioni opportunistiche, fatte solo in nome del profitto”.