Sanità Modena, Gibertoni (M5S): “Poliambulatorio non rispetta norma antincendio. Intervenga il Prefetto”

Una lettera al Prefetto di Modena per chiedere che venga fatta definitivamente chiarezza sul rispetto delle norme antincendio all’interno del Poliambulatorio di via del Pozzo a Modena. A inviarla è Giulia Gibertoni che, dopo aver ricevuto una risposta ritenuta “non adeguata” da parte della Giunta a una sua interrogazione ha deciso di scrivere direttamente al Prefetto di Modena, Maria Patrizia Paba, sollecitando un suo intervento per mettere fine a una “polemica” che va avanti ormai da tempo.

“Davanti alle continue e dettagliate segnalazioni che ci sono pervenute sul rispetto delle norme antincendio del Poliambulatorio di via del Pozzo, crediamo che sia necessario fare assoluta chiarezza su questa vicenda, visto che si parla della sicurezza di operatori sanitari e cittadini, che frequentano quotidianamente quella struttura – spiega Giulia Gibertoni – La risposta che ci ha fornito la Giunta rispondendo a una mia interrogazione ci sembra insufficiente e non veritiera visto che si sostiene che tutta la normativa in materia risulta essere rispettata. Una tesi che va in aperto contrasto con quanto affermano i dipendenti con varie segnalazioni. Ecco perché credo che l’intervento del Prefetto sia necessario per mettere la parola fine al caso e stabilire quale sia la realtà dei fatti”.

Nella lettera Giulia Gibertoni ricorda come ad oggi non si sia svolto nessun sopralluogo da parte dei Vigili del fuoco, nonostante – sia pure in modo non formale – esso sia stato richiesto a più riprese dal personale che lavora nella struttura. “Ausl e Policlinico hanno una precisa responsabilità per questa situazione, visto che hanno deciso di puntare sull’utilizzo più intensivo del Poliambulatorio, che nei piani originari doveva essere demolito, senza però occuparsi dei necessari adeguamenti antincendio. Ecco perché – conclude Giulia Gibertoni – chiediamo al Prefetto di intervenire sollecitando l’intervento dei Vigili del fuoco, affinché sia data alla struttura un temine certo per l’assolvimento degli obblighi previsti dalle legge per la sicurezza di operatori e utenti”.

 

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