Se Venturi approva le sanzioni ai medici per esami inutili allora appoggi anche quelle ai politici per opere inutili

L’assessore Venturi, in un’intervista a Quotidiano Sanità (http://www.quotidianosanita.it/emilia_romagna/articolo.php?articolo_id=31756), difende la Sanzione per i medici di base, ma non si rende conto che questi ultimi, per evitare le sanzioni, ma mantenere sempre un buon rapporto con i propri assistiti e rispondere alla propria coscienza, inviteranno il paziente a rivolgersi al servizio privato dove non è necessaria la prescrizione, ma basta una semplice indicazione su foglio bianco con spese a carico del paziente. Naturalmente chi non si può permettere di pagare un esame privato si “attaccherà”…

Questo duplice ruolo del dottor Venturi di Assessore Regionale alla Sanità e Coordinatore della Commissione Salute delle Regioni, dà ancora più peso alle sue affermazioni. Ci chiediamo se parli dopo aver consultato i suoi omologhi regionali, dato che il ruolo di Coordinatore, come dice il termine stesso, dovrebbe prevedere che si agisca a rappresentanza, si spera democratica, degli attori della commissione, o se sia una sua personalissima presa di posizione, per l’ennesima volta asservita al volere renziano.

Inoltre, non si capisce quale cultura giuridica porta ad affermare che una norma per vivere necessiti di una sanzione. Il codice civile, ad esempio, prevede all’art. 315 una serie di obblighi a padri e figli e non mi sembra che vi siano delle sanzioni; eppure questa norma è tra le più attuate e tra le meno infrante.

Dunque la soluzione non è puntare il mirino e minacciare sanzioni, ma agire in un rapporto etico, valorizzando il ruolo del medico di base che negli anni è stato sempre più messo in disparte proprio dai Governi che si sono avvicendati a Roma e Bologna.

I medici di base sono sempre stati a servizio dei pazienti, operano secondo scienza e coscienza e qualora venisse meno tale giuramento ci sono altri meccanismi per richiamarli all’ordine.

Si parla anche di voler risolvere il problema della responsabilità professionale, ma mi chiedo se la finalità sia risolvere un problema oppure barattare la sanzione con una de-responsabilizzazione civile, aggravando ancora più la situazione che favorirebbe gli eventuali medici negligenti e non premierebbero coloro che invece fanno scrupolosamente il proprio lavoro

Se così fosse, stiamo assistendo ad ulteriore danno a carico dei cittadini; credo che i medici vadano valorizzati e debbano rispondere nella giusta misura alle loro responsabilità civili: dunque bene una rivalutazione della responsabilità civile, ma entro limiti ben definiti e non addossando ai cittadini i costi e limitando le loro garanzie contro errori medici.

Se invece l’Assessore vuole continuare a perseguire questa strada, sia coerente: assieme al Ministro Lorenzin, sostenga anche l’applicazione di sanzioni a tutti quei politici che attuano opere inutili…probabilmente risaneremmo il deficit del Paese con una manovra sola.

Raffaella Sensoli