Servizi sanitari ridotti a Imola, Piccinini (M5S): “Depotenziamento produrrà gravi disagi per i cittadini”

Finisce in Regione il caso delle chiusure estive per alcuni reparti dell’ospedale di Imola disposti dall’AUSL con un piano di depotenziamento annunciato nei giorni scorsi. Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, con una interrogazione chiede alla Giunta di intervenire per fermare una situazione in grado di aumentare a dismisura le difficoltà dei cittadini, costretti ad usufruire di servizi sanitari a singhiozzo, con un tempo limitato e un’assistenza non sempre garantita in un periodo dell’anno, quello estivo, dove di certo le malattie e i problemi legati alla salute non vanno in vacanza.

“La giustificazione del depotenziamento estivo a causa delle ferie del personale, dimostra che ad oggi il personale in servizio non è adeguato, in termini numerici, al fabbisogno assistenziale – spiega Silvia Piccinini – In più appare evidente come le assunzioni tante volte sbandierate dalla stessa amministrazione regionale ritardano ad essere effettuate e che gli impianti burocratici amministrativi messi in atto da chi amministra questa Regione, che sottendono alle procedure di reclutamento, non sono efficienti. Non ci vuole un genio per capire che le chiusure e il depotenziamento delle strutture sanitarie nei periodi estivi originano liste di attese più lunghe e, come se non bastasse, accessi maggiori ai Pronto Soccorso che spesso d’estate vanno in tilt producendo attese interminabili”. Ecco perché nella sua interrogazione la capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle chiede alla Regione di intervenire chiedendo alla AUSL di fare marcia indietro. “Il depotenziamento deve essere fermato – conclude – I cittadini non possono continuare a pagare, per l’ennesimo anno e l’ennesima estate, l’incapacità organizzativa di chi gestisce la nostra sanità”.