Accessi in calo al Punto di prima assistenza di Savignano: verificare efficacia dei servizi offerti

Ambulatorio_Centro_Medico01“La Giunta valuti la possibilità di tornare indietro sui suoi passi e ripristinare il Punto di primo intervento di Savignano sul Rubicone oggi trasformato in Punto di prima assistenza”. È questa la richiesta di Raffella Sensoli, consigliera regionale del M5S e vicepresidente della Commissione Sanità ed Andrea Bertani, contenuta in una interrogazione sul funzionamento del Punto di prima assistenza di Savignano sul Rubicone che dalla fine di novembre del 2014 ha preso il posto del Punto di primo intervento.

“Quest’ultimo equivaleva in tutto e per tutto a un pronto soccorso soprattutto per i piccoli traumi e visto che assegnava un codice colore diverso a seconda della gravità dei pazienti – spiega Raffaella Sensoli – La struttura era gestita da medici di continuità assistenziale, ex guardia medica, che erano preparati e formati per il pronto soccorso mentre nella nuova struttura questi ultimi coprono gli interventi solo nelle ore notturne mentre nei week end svolgono anche servizio di dialisi. Nel resto delle giornate e nelle fasce orarie l’assistenza è garantita dai medici di base che però non hanno fatto nessuna formazione specifica come inizialmente era previsto”. Ecco perché per la consigliera regionale del M5S sarebbe necessario una rimodulazione del servizio offerto, tenuto conto anche le diverse segnalazioni di un calo delle frequenza degli accessi al Punto di prima assistenza.

“Un flop che è stato ammesso anche dal sindaco di Savignano e che dovrebbe far riflettere su come questa struttura sia stata pensata e organizzata – aggiunge Andrea Bertani – Per questo chiediamo alla Giunta, anche alla luce di queste difficoltà, di valutare l’ipotesi di una riconversione del punto di prima assistenza in punto di primo intervento, proprio per garantire agli utenti un tipo di assistenza completa e affidabile”. Nella loro interrogazione i consiglieri regionali del M5S hanno chiesto anche quali sono stati i costi di gestione delle struttura negli ultimi 3 anni, oltre ai dati degli accessi e l’elenco dei servizi erogati per capire quanti utenti non trovando più servizio a Savignano sono andati ad intasare ulteriormente il pronto soccorso di Cesena.