AMBIENTE, PICCININI (M5S): “REGIONE USA L’ALLUVIONE PER RIMANDARE L’ENTRATA IN VIGORE DELLA LEGGE CONTRO IL CEMENTO. ENNESIMO ALIBI FORNITO AI COMUNI”

“La Regione approfitta dell’alluvione per rimandare ancora una volta l’applicazione delle regole urbanistiche contenute nella legge contro il consumo di suolo, fornendo un ulteriore alibi ai Comuni inadempienti. Si tratta di una decisione a dir poco folle soprattutto alla luce di quanto avvenuto nello scorso maggio”. È quanto dichiara Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo alla nota della Regione in cui si estende la sospensione delle perentorietà degli atti amministrativi degli 80 Comuni colpiti dall’alluvione prevista dal decreto alluvione anche all’applicazione della legge 24 del 2017, ovvero quella sul consumo di suolo, spostando il termine ultimo per la sua definitiva entrata in vigore dal gennaio del 2024 al maggio dello stesso anno.

“Si tratta di una proroga inaccettabile, visto che l’Emilia-Romagna già primeggia a livello nazionale per ettari di suolo cementificato – aggiunge Silvia Piccinini – Ad oggi solo il 20% dei nostri Comuni ha approvato i Pug, i Piani Urbanistici Generali, che avrebbero dovuto stabilire norme più stringenti in materia di consumo di suolo previsti proprio dalla legge regionale 24 del 2017. Adesso prevedere l’ennesima deroga adesso non farà altro che sancire la completa inutilità di questa norma. Dopo quanto successo a maggio, tutto ci aspettavamo tranne che vedere prorogata per l’ennesima volta l’entrata in vigore dei Pug. La Regione torni sui propri passi, abbiamo già aspettato troppo tempo e gli effetti devastanti di questo ritardo sono sotto gli occhi di tutti, come dimostra quanto accaduto a maggio in Romagna” conclude la capogruppo regionale M5S.