Chiusura piscina di Soliera, Gibertoni (M5S): “In un anno non è cambiato nulla. Bisogna riformare il sistema dei controlli”

“La chiusura della piscina Miami di Soliera dimostra come la Regione continui a non voler aggiornare la regolamentazione sui controlli in questo settore. Non si può sempre e solo demandare alle forze dell’ordine l’onere di verificare o mano il rispetto degli standard qualitativi e la salvaguardia della salute pubblica. Come avevo chiesto già un anno fa, bisogna introdurre un piano di autocontrollo da parte dei gestori di queste strutture e metterlo in totale condivisione con le AUSL locali. Altrimenti situazioni come quelle di Soliera potrebbero moltiplicarsi all’infinito”.

È questo il commento di Giulia Gibertoni riguardo alla notizia della chiusura per gravi irregolarità della piscina Miami di Soliera. “Lo scorso anno, dopo la prima chiusura dell’impianto, avevo presentato un’interpellanza in Assemblea Legislativa per contestare alla Giunta le tempistiche con le quali erano stati effettuati i controlli e il ritardo nelle comunicazioni con il Comune sulle irregolarità riscontrare – spiega Giulia Gibertoni – Tutte criticità che, a quasi 12 mesi di distanza, non sembrano essere ancora state affrontate. Soprattutto la Regione ha ignorato la mia richiesta di una maggiore regolamentazione dei controlli sulle piscine, coinvolgendo sia i gestori che le AUSL in modo da affrontare in tempi rapidi e certi le eventuali criticità. Sistema che, evidentemente, non è mai partito visto che senza i controlli effettuati dai Carabinieri e dal NAS le irregolarità non sarebbero venute a galla, contribuendo così ad aumentare i rischi per i cittadini che hanno continuato ad utilizzare i servizi della struttura. Serve dunque – conclude Giulia Gibertoni – una riforma strutturale di questo sistema altrimenti saremmo condannati a rivedere periodicamente casi come quello di Soliera e non riuscire mai a tutelare a sufficienza la salute pubblica”.