Cona, nuovo esposto del M5S. Sensoli: “Danno erariale di 6,5 milioni per i lavori pagati due volte”

C’è il caso della variante con lavori che sarebbero stati pagati due volte al centro del nuovo esposto che Raffaella Sensoli, consigliera regionale del MoVimento 5 Stelle, ha presentato questa mattina alla Corte dei Conti e all’ANAC sulla travagliata realizzazione dell’ospedale di Cona. L’esposto segue di qualche settimana quello presentato dalla stessa consigliera del M5S riguardo il maxi buco da oltre 100 milioni di euro relativo al mancato finanziamento da parte dell’INAIL.

“Questa volta – spiega Raffaella Sensoli – quello che vogliamo fare è attirare l’attenzione su un possibile ed evidente danno erariale, che complessivamente si aggira attorno ai 6,5 milioni di euro, che si è verificato riguardo al pagamento doppio di alcuni lavori e i relativi mancati incassi da parte dei vertici dell’Azienda Ospedaliera di Ferrara”.

Il riferimento è all’ampliamento della superficie del Centro didattico e per i laboratori che vennero messi nero su bianco da una perizia che si attestò a più di 2,5 milioni di euro quando invece questi due interventi erano già compresi nell’astronomica cifra di 137.235.617,5 del progetto esecutivo. Uno sdoppiamento dei lavori che non avrebbe comportato solo un doppio pagamento ma anche un danno per le casse pubbliche: l’azienda costruttrice, infatti, ebbe così a disposizione altri 78 giorni di tempo utile per completare i lavori in modo da non pagare quei 50mila euro per ogni giorno di ritardo che avrebbe dovuto versare come penale.

“Il che significa quasi 4 milioni di euro mai versarti che si vanno a sommare ai 2,5 dei lavori pagati due volte – aggiunge Raffaella Sensoli – Un danno erariale secondo noi conclamato ed evidente e sul quale anche i vertici della Regione non ci hanno fornito le necessarie spiegazioni, tanto che depositeremo un’ulteriore interrogazione perché le risposte che ci sono giunte fino ad oggi sono incomplete e fuorvianti. Ecco perché ci siamo trovati a percorrere nuovamente la strada degli esposti alla magistratura contabile visto che chi amministra la Regione continua a far finta di non vedere. C’è anche da rilevare il fatto che l’Azienda Ospedaliera non si è costituita parte civile nel procedimento penale in relazione ai possibili danni subiti. Un particolare che la dice lunga sul fatto che quello di Cona rappresenta un enorme buco nero sul quale sembra quasi impossibile fare completamente luce. A questo punto – conclude Raffaella Sensoli – non ci resta che sperare che a farlo siano gli inquirenti”.