Cona, Sensoli (M5S): “Da Regione e azienda ospedaliera solo giochi di parole. Vogliamo gli atti ufficiali e spiegazioni sul mancato ricorso contro INAIL”

“La Regione, il Comune e la Direzione aziendale dell’ospedale attestano una regolarità senza fare un minimo riferimento agli estremi degli atti. In attesa delle dovute formali risposte ci parrebbe utile, fin da ora, che la Regione e la Direzione ospedaliera arricchissero le loro assicurazioni verbali con le date delle comunicazioni fatte alle autorità, con la indicazione degli estremi del provvedimento con il quale la Regione ha sostituito il finanziamento INAIL venuto meno nel corso del 2012. Basta poco: la data, il numero di protocollo e l’importo definito ‘finanziamento’ in sostituzione. Ci rendiamo conto che si tratta di un dettaglio ma ne apprezzeremmo la disponibilità, visto che la nostra interrogazione, e l’esposto che faremo alla magistratura, è supportato da documenti e atti ufficiali. Di promesse, in tutta questa storia, ne sono già state fatte abbastanza”. Raffaella Sensoli, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, replica così a Regione e Azienda ospedaliera sulla vicenda denunciata ieri dal M5S e che riguarda la realizzazione dell’ospedale di Cona e i possibili legami con il fallimento Carife.

“Anche prendendo per buona l’affermazione della Regione quando sostiene di aver ripianato lei direttamente il debito successivo al rifiuto dell’INAIL, non capiamo il perché non esista nessun documento ufficiale che lo provi – spiega Raffaella Sensoli – Anzi quello che siamo riusciti a trovare è solo l’autorizzazione del 2008 in cui proprio la Regione invitò l’azienda ospedaliera ad andare avanti in previsione di incassare la somma da INAIL. Quando questo debito è diventato un investimento da parte della Regione non è dato sapere e, nella replica della Regione alla nostra conferenza stampa, non si fa riferimento né a una data né a un atto, ovvero quello che noi semplicemente chiedevamo di conoscere. Come nulla è stato detto sul perché Regione e Azienda ospedaliera abbiano rinunciato ad opporsi al mancato rispetto del rogito d’acquisto dell’INAIL. Anzi oggi la Regione ci fa sapere che sono addirittura in corso delle trattative con la stessa INAIL per cercare di recuperare quelle somme che però, ad oggi, o sono state coperte attraverso i soldi di Carife, oppure con quelli dei cittadini attraverso proprio la Regione, ma in ambedue i casi si tratta di un debito dell’Azienda Ospedaliera, un debito che si basa su una previsione di entrata che non c’è, visto che l’INAIL ha dato formale revoca”.