Ex Cercom, Bertani (M5S): “Sindaco ondivago. Sul giornalino comunale scrisse lui che dai camini sarebbe uscito vapore acqueo”

“Se oggi sappiamo che l’impianto dell’ex Cercom produrrà a regime 130 tonnellate annue di particolato, 1774 di ossido di azoto e 170 di ossidi di zolfo più quantità varie di metalli pesanti, rame, manganese, cobalto, cromo, piombo, cadmio e fluoruri è solo per merito degli attivisti locali del MoVimento 5 Stelle e di certo non del sindaco Fabbri. E per capirlo basta leggersi l’editoriale scritto dal primo cittadino e pubblicato sul giornalino comunale ‘Comacchio Informa’ (che potete leggere qui) nel primo numero del 2018 quando parlando delle emissioni atmosferiche dell’impianto scrisse nero su bianco che si trattava prevalentemente di vapore acqueo. Se questa non è una minimizzazione, non sappiamo davvero come definirla”. È questa la replica di Andrea Bertani, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, riguardo alle recenti dichiarazioni del sindaco di Comacchio Marco Fabbri sull’ex Cercom.

“La posizione del sindaco su questo caso è stata ondivaga e piuttosto confusionaria – aggiunge Andrea Bertani – Per esempio ad aprile del 2013 in un documento ufficiale si diceva che nell’area dell’ex Cercom non si sarebbe realizzato ‘non di certo un utilizzo come quello dello stabilimento dapprima esistente’. Chissà perché il sindaco non racconta ai suoi cittadini che nella pianificazione urbanistica quell’area aveva, sì destinazione ‘produttiva’ come dice lui, ma ben diversa da quella proposta dal progetto: ciò che lì si prevedeva infatti era la rimozione delle strutture incongrue e di rigorosa regolamentazione di quelle ritenute compatibili con le funzioni di tutela del Parco, favorendo la delocalizzazione delle attività produttive residue, anche attraverso incentivi che consentissero un recupero dell’area a fini connessi alla frequentazione delle vie d’acqua. Una cosa ben diversa da camini alti 35 metri e produzione di ceramica. Il voto irrituale del Consiglio Comunale il 17/05/2018, fortemente voluto dal Sindaco, cos’era se non un voto politico necessario solo ad esprimere un sostegno al buio al progetto prima ancora di avere tutte le informazioni e valutazioni che solo ora stanno emergendo. Infine, lo confessiamo: è vero il MoVimento 5 Stelle ‘fantastica altri usi’ per l’ex Cercom come sostiene Fabbri, ma secondo noi questa operazione ha un nome preciso, si chiama “progettualità politica”. La politica non dovrebbe essere solo governare l’esistente, smistando i progetti che vengono sottoposti, ma immaginare futuri diversi e porre le condizioni per realizzarli. Cosa che il sindaco Fabbri in questo caso ha ampiamente dimostrato di non saper fare”.