In Emilia-Romagna solo 243 persone addette al tracciamento dei casi positivi. Piccinini (M5S): “Così è impossibile anticipare il virus. La Regione smetta di pretendere riaperture e pensi a come potenziare questo sistema”

“Le risorse attualmente impiegate dalla Regione per il contact tracing sono gravemente insufficienti, soprattutto in una fase in cui i contagi sono ormai in crescita costante da diverse settimane. Ecco perché invece che andare in tv e sui giornali a fare le pulci al DPCM e addirittura a chiedere la riapertura di attività dove purtroppo il virus circola con più facilità, il presidente Bonaccini dovrebbe pensare a come assicurare alle nostre Ausl più personale possibile da impiegare nel tracciamento. Se si vuole combattere il Coronavirus bisogna cercare di anticiparlo e non rincorrerlo a fatica come stiamo facendo”.

È questo il commento di Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, dopo che questa mattina l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, ha risposto in Assemblea Legislativa a un question time riguardo l’utilizzo dell’app Immuni e l’attività di contact tracing in Emilia-Romagna. “Ad oggi le persone impiegante nel delicato e importantissimo lavoro del tracciamento dei contatti dei casi positivi, così come ha confermato in aula l’assessore Donini, sono appena 243. Numeri molto inferiori addirittura a quelli che erano circolati sulla stampa qualche giorno fa (più di 500) – aggiunge Silvia Piccinini – A questi, grazie al bando della Protezione Civile che si è chiuso ieri, se ne aggiungeranno a breve altri 140. Una situazione di grande difficoltà che incide anche sull’efficacia dell’app Immuni visto che appare evidente come il personale che dovrebbe occuparsi del tracciamento si trova in grande affanno. Per questo serve che l’Emilia-Romagna, invece di farsi portavoce di richieste pericolose come quella addirittura di non effettuare tamponi agli asintomatici (situazione che potrebbe avere effetti devastanti anche per l’Emilia-Romagna anche se decidessimo di continuare con il lavoro fatto fono ad oggi, visto quello che è successo nella scorsa primavera a Piacenza e ai confini con la Lombardia), cerchi nuove strade e risorse per potenziare il sistema di tracciamento. Prima siamo in grado di individuare le persone che trasportano il virus, prima riusciremo a curarli e meno limitazioni alle attività economiche e commerciali saremo obbligati a prevedere” conclude la capogruppo regionale M5S.

Di seguito il numero degli operatori dedicati al tracciamento dei contatti suddivisi per zona territoriale:

Piacenza 23
Parma 36
Reggio Emilia 33
Modena 32
Bologna 19
Imola 5
Ferrara 16
Ravenna 36
Forlì 16
Cesena 15
Rimini 12

TOTALE: 243